Malcesine. Allarme rientrato. È tornata potabile l’acqua del capoluogo dell’alto lago. Nel tardo pomeriggio di martedì il primo cittadino Giuseppe Lombardi ha emesso l’ordinanza di revoca della precedente comunicazione diffusa nell’ultimo venerdì di dicembre. In pratica in seguito ai controlli di routine effettuati dal servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) dell’Ulss 22 era stata segnalata nell’acquedotto comunale una presenza di nitrati quantificabili in 53 mg/l, e pertanto in eccesso rispetto al limite di 50 m/l stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica (Dpr) 236/88. La comunicazione dell’azienda sanitaria giunta in municipio ancora il giorno 27 dicembre ha provocato due giorni dopo l’ordinanza del sindaco con il divieto «a tutta la cittadinanza residente nel capoluogo di utilizzare l’acqua dell’acquedotto comunale per il consumo umano». Altresì Lombardi disponeva «l’immediata chiusura delle fontane di pubblica adduzione». Nessun problema invece per gli abitanti delle frazioni di Navene e Cassone visto che il pozzo «incriminato» è risultato solo quello di Paina. Valori che martedì sono rientrati nella norma (45 mg/l) tanto da consentire la revoca dell’ordinanza. «Dopo molteplici campionamenti ed esami sull’acqua dell’acquedotto comunale effettuati dalla ditta Lachiver di Verona», scrive Lombardi, «i valori di nitrati sono rientrati nei parametri tanto da consentire l’utilizzo dell’acqua per il consumo umano». Non ancora note rimangono però le cause che hanno portato al momentaneo aumento di azoto.
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