sabato, Aprile 27, 2024
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Il servizio di ricerca e salvataggio delle vite umane nel lago di Garda. L'incontro con Maroni per una maggior sicurezza sulle acque gardesane.
Una cronistoria stilata dagli Uffici della Comunità del Garda, ne percorre le tappe più drammatiche e signif

Un progetto interregionale per la sicurezza del Garda

Il naufragio di una famiglia di turisti scozzesi con la morte di tre persone, avvenuto il 13 agosto 1998, ripropone con drammaticità ed urgenza il problema della organizzazione dei soccorsi del Garda.Sin da subito la Comunità del Garda si impegna ad essere il punto di riferimento per l’avvio di una strategia comune con il contributo di pubbliche amministrazioni, forze di polizia, associazioni di volontariato e circoli velici.Seguono incontri in loco, nelle sedi regionali ed a Roma e nel giugno del successivo 1999, limitatamente ad un paio di mesi, giunge sul Garda la prima motovedetta della Guardia Costiera.Da allora e con annuale atto dispositivo del Ministro dei Trasporti pro tempore, in forma sperimentale, sempre su espressa richiesta della Comunità del Garda, fino alla stagione 2006 e limitatamente nel periodo estivo, viene autorizzato l’impiego di un nucleo operativo della Guardia Costiera per gli interventi di soccorso e di sicurezza nel lago.Tale impiego viene disposto per far fronte alle evidenti esigenze di sicurezza connesse alla tutela dell’incolumità di coloro che esercitano attività turistica e di navigazione.Nel settembre dello stesso anno 2006, a fronte della grande positività ed importanza degli interventi di emergenza, il Presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau richiede sia per l’intero 2006, che per gli anni a venire, la conferma della permanenza sul Garda della Guardia Costiera. Seguono incontri dello stesso Frau con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto e gli uffici Ministeriali e, con disposizione del 26 ottobre 2006, il Ministro dei Trasporti autorizza in via permanente il servizio.Con la definitiva costituzione del Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera – lago di Garda e la dotazione di una sede effettiva a Salò, a seguito di specifici atti convenzionali tra la Comunità del Garda ed il Comune di Salò e la Comunità del Garda e la Guardia Costiera, il servizio diviene definitivo e permanente.Nel 2007 viene inoltre sottoscritto un protocollo tra Prefetture, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera volto alla definizione del coordinamento dei soccorsi a lago.Nella stagione turistica 2008 (aprile – settembre), a fronte della dismissione di alcune motovedette dell’arma dei Carabinieri (Torri del Benaco, Desenzano del Garda, Gargnano e Peschiera del Garda), il servizio della Guardia Costiera viene potenziato con una terza motovedetta oltre alle due fisse di stanza a Salò, con ormeggio a Bogliaco di Gargnano.Economicamente l’operazione è resa possibile da una convenzione interregionale che vede il coordinamento amministrativo della Comunità del Garda, sulla base di specifici accordi interregionali definiti in incontri annuali.I mezzi attualmente a disposizione del Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera – Lago di Garda sono due di stanza a Salò ed uno a Gargnano nella stagione estiva. Il servizio è garantito 24 ore al giorno per tutto l’arco dell’anno e si attiva oltre che con i numeri delle forze di polizia, con il 1530 ed il 118.

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