lunedì, Luglio 7, 2025
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La Regione non concede il milione di euro per l’adeguamento del centro congressi. Pollice verso anche per la limonaia: «Non è opera pubblica»

Villa Alba a bocca asciutta

Giorni fa, nell’ambito dell’Obiettivo 2, la Regione Lombardia ha approvato una serie di contributi riguardanti il potenziamento e la qualificazione delle infrastrutture per lo sviluppo del turismo. Gardone Riviera aveva presentato tre progetti, convinto di poter ricevere i finanziamenti necessari a realizzare le opere. Invece non ha ottenuto nulla. La sistemazione del porticciolo di Fasano, con la realizzazione della passeggiata a lago (costo 600 milioni di euro, con richiesta di riceverne 240 mila a fondo perduto e 360 mila da restituire in 20 anni, senza interessi), e l’arredo urbano di piazza del Vittoriale (95 mila euro) sono stati congelati, nel senso che rimangono in graduatoria. Potranno ricevere i quattrini in futuro, se ci saranno nuovi fondi. No, invece, all’adeguamento e alla messa a norma degli impianti del centro congressi Villa Alba, per un milione e 53 mila euro. Il progetto non ha ottenuto il punteggio minimo indispensabile previsto dal bando. Della vicenda abbiamo parlato recentemente. La giunta comunale ha dovuto sospendere (provvisoriamente, in attesa di una decisione definitiva) il contratto di concessione dello splendido edificio monumentale, affidato al gruppo Saceccav depurazioni Sacede, di Desio, in provincia di Milano, che ha cominciato a non pagare più l’affitto del periodo febbraio-aprile 2005, contestando la mancata esecuzione di una serie di lavori da parte del municipio: la centrale termica, l’impianto elettrico, cucina, bar, ecc. Il sindaco Alessandro Bazzani e gli assessori stanno valutando quale altra strada percorrere (richiedere un mutuo alle banche?). L’ultimo no del Pirellone ha riguardato il restauro della limonaia di Villa Elena, per 750 mila euro. «L’intervento non è coerente con le finalità dell’Obiettivo 2, poichè le opere non sono di natura pubblica. Quindi è considerato inammissibile», ha spiegato la commissione esaminatrice. «Come cittadino di Gardone Riviera, sono felice del mancato ok della Regione», ha commentato il consigliere di minoranza Andrea Cipani, esponente della Casa delle Libertà, contraria all’iniziativa, suscitando l’irritazione del sindaco. «Io –ha reagito Bazzani – non riesco invece a capire il motivo di tale decisione, visto che in passato la Comunità montana Alto Garda ha effettuato grossi investimenti su strutture private, come al Pra’ de la fam di Tignale-porto». «Resta il fatto che, se non riceveremo i finanziamenti, non realizzeremo nulla», ha concluso il vicesindaco Eugenio Musciotto. La limonaia appartiene a villa Elena. Progettata agli inizi del secolo XX dall’ingegnere Angelo Fuchs, è di proprietà della famiglia Portalupi-Ferrini. Inutilizzata e abbandonata a se stessa (sono rimaste solo le canaline), si trova ai piedi della chiesa parrocchiale. Il sindaco Bazzani ha ottenuto la struttura e i tre terrazzamenti sottostanti in comodato gratuito per trent’anni anni, impegnandosi a sostenere le spese di restauro. E ha affidato all’architetto Alberta Cazzani, docente al Politecnico di Milano, l’incarico di redigere uno studio dettagliato. L’obiettivo è di avere uno spazio pubblico verde, considerata la vicinanza al Vittoriale e al nucleo abitato, utilizzandolo per esposizioni temporanee all’aperto (sculture, piante e fiori), degustazioni di prodotti tipici, presentazioni di libri, concertini, conferenze. O ancora: affittarlo a privati per ricevimenti e piccole feste. Il Gruppo di azione locale (Gal) dell’Alto Garda e della Valle Sabbia, composto da enti pubblici e imprenditori, ha confermato l’interesse per l’idea. Idem la Comunità montana parco. Milano, però, nega i quattrini, vanificando (per ora) l’operazione.

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