martedì, Aprile 23, 2024
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Parcheggi: Matteotti cancella l'ordine diramato da Muna

Zone a disco orario, è dietrofront

Munari crea, ma fortunatamente Matteotti disfa. E’ la sintesi – comica, ma realistica – delle ultime mosse comunali sul versante dei parcheggi, dove lo scontro tra due diverse «filosofie», altre volte rimasto al chiuso della sala Giunta, ieri è uscito clamorosamente allo scoperto.Lunedì mattina, su ordine dell’assessore alla viabilità e al cantiere comunale Emilio Munari, gli operai municipali avevano collocato cartelli di «disco orario» sui parcheggi (prima liberi) di viale Roma e viale Dante: e già si accingevano a ripetere l’operazione, nei giorni a venire, su viale Prati, via Bastione e via Filanda. Ieri mattina è scattato il controordine, firmato dal vicesindaco Pietro Matteotti, che provvisoriamente seduto sulla poltrona più importante del Municipio (Malossini è in Palestina) ha reagito prima con stizza e poi con autorevolezza alla notizia dell’allargamento della «zona disco», letta sull’Alto Adige e da lui assolutamente non autorizzata.«Ho inviato un ordine di servizio al cantiere comunale – spiega Matteotti – Chiedo la sospensione delle istallazioni dei cartelli e la rimozione di quelli collocati lunedì. Devono spazzarli via, tranne quelli di largo Marconi, davanti all’ospedale. Sul fatto che questi dovessero diventare a disco orario c’era l’accordo in Giunta. Era un provvedimento ovvio, dopo la creazione del parcheggio libero all’ex Eca e di quello a pagamento di viale Canella. Ma per il resto sarò intransigente».Non è la prima volta che Matteotti si trova di fronte ad una «invasione di campo» di Munari, che a quanto pare sarebbe ispirato dal comandante dei vigili urbani. Ma se in passato la divergenza s’era risolta prima dei cartelli (era avvenuto in via Filzi nord, che senza l’intervento di Matteotti aveva rischiato di diventare a pagamento) ieri il conflitto è esploso in maniera plateale. E i rivani, sicuramente divertiti, vedranno sparire dei cartelli appena appena conficcati nell’asfalto.«Preferisco le figure barbine piuttosto che far inviperire la gente – spiega Matteotti – Modificare in settembre l’assetto dei parcheggi non avrebbe senso nemmeno se il provvedimento fosse (ma ripeto che non lo è) condivisibile. Lo sappiamo tutti che il problema dei posti auto a Riva esiste soltanto durante la stagione turistica. Ci mettiamo a fare le rivoluzioni adesso che abbiamo di fronte sei mesi di tranquillità?».Il vicesindaco ribadisce insomma che tutte le modifiche sono sospese almeno fino a quando non sarà istituita (se sarà istituita) la «Alto Garda Parcheggi», la società pubblico-privata che dovrebbe gestire sia l’interrato di via Pilati (quando finalmente sarà costruito) sia le altre zone a pagamento della città.«Scrivetelo tranquillamente – dice Matteotti – finchè in Giunta ci sarò io, sui parcheggi non cambia nulla. Non voglio speculazioni ai danni dei cittadini. C’è un documento, firmato anche dagli assessori Munari e Mosaner, che fissa dei paletti per le zone a pagamento e per le tariffe. Dobbiamo onorarlo. Per me rappresenta una specie di patto d’onore con la città».

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