Tra gli auguri natalizi ai terremotati del Garda e di Vallesabbia «confezionati» ieri sera in prefettura dai più alti rappresentanti delle istituzioni bresciane spiccano le parole di Elvezio Galanti, direttore del Servizio Sismico Nazionale e quelle del sindaco di Salò Gianpiero Cipani. «Dobbiamo accelerare al più presto la ricostruzione» ha incalzato Galanti, «bisogna trottare». «Bisogna che il commissario provveda al più presto alla copertura dei fondi anticipati dal comune – spiega con lucida pacatezza Cipani -; il comune di Salò ha già anticipato un milione di euro, uno sforzo non indifferente per un comune che ha un bilancio annuale di 16 milioni. Ora siamo “scoperti”; che provvedano». Così, tra i doverosi ed eleganti ringraziamenti a tutti coloro che sono intervenuti in aiuto delle popolazioni locali – oltre a Protezione Civile, Ana, Croce Rossa, 118, Associazione Volontariato della Provincia, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Diocesi, ma anche una ventina di associazioni di volontariato – che con solerzia ed efficenza hanno permesso agli sfollati di non ricorrere a «roulotte, tende, containers», resta vivo l’appello alle istituzioni a non dimenticare, a ricordare che dopotutto, gli sfollati sono ancora 2327. La padrona di casa, il prefetto Maria Teresa Cortellessa Dell’Orco, si rivolge direttamente a tutti i sindaci dei comuni che hanno riportato danni, alle famiglie evacuate: «ci sono tutte le premesse per guardare avanti». L’efficenza di tutte le istituzioni e dei volontari «che agiscono non per dovere ma per solidarietà, passione, altruismo» hanno risposto all’evento sismico in maniera «esemplare e corale». La vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, fa appello «al patto di brescianità» doveroso tra forze politiche di diverso colore, affinchè «vi sia al più presto un ritorno alla normalità». Se nell’immaginario comune il Garda è il regno delle seconde case, delle residenze per le vacanze, la realtà vede «tante famiglie che hanno lavorato una vita per la loro prima casa che ora è lesionata – prosegue la Beccalossi -, giovani coppie che hanno acceso un mutuo per l’acquisto della loro abitazione»: la Regione non li dimenticherà. «Costruire presto e costruire bene» aggiunge il presidente della provincia Alberto Cavalli, mentre Paolo Corsini sottoscrive l’appello lanciato dalla Beccalossi e ricorda il fondo di solidarietà dell’Acb al quale il comune di Brescia ha sempre versato il suo contributo: 500mila euro che l’assessore provinciale alla Protezione Civile Corrado Scolari «girerà» in settimana ai dieci comuni più colpiti. Il 24 dicembre Bertolaso, massima autorità della Protezione Civile, sarà nuovamente sul Garda «e verrà fatto un punto della situazione» anticipa Galanti. Ieri è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del Consiglio dei Ministri per lo stanziamento dei primi 10 milioni di euro a famiglie e comuni, mentre il centrosinistra bresciano ha depositato in Provincia una mozione che richiede una Commissione ad hoc per indagare sulle due gallerie sottosequestro a Villanuova dopo il crollo alla Monte Castello. Insomma tutto fa pensare ai «tempi brevi della ricostruzione», leitmotiv che è rieccheggiato nel salone della prefettura, anche se come ha ricordato il sindaco di Vobarno Carlo Panzera «le lesioni “interne” riportate persone richiederanno molto più tempo».
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Nella cerimonia con la quale il prefetto Maria Teresa Cortellessa dell’Orco ha ringraziato i volontari, si è fatto il punto sulla situazione. Cipani: «Abbiamo anticipato un milione di euro. Siamo scoperti: si provveda»