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Il Comune ha deciso di intitolargli una strada con la piazza vicino alla Val dei Mulini

Aveva il lago nel cuore.
Via dedicata a Beretta

L’amministrazione rende omaggio all’illustre artista Luciano Beretta, intitolandogli una via del paese. «Sarà il nome della piazzetta e della via del nuovo centro residenziale che si è costruito lateralmente alla strada che proviene da Costermano e che si trova poco dopo la Val dei Mulini», spiega il sindaco Davide Bendinelli. E continua: «Poiché ci sono circa 35 nuovi appartamenti e si rendeva necessario dare un nome alla strada dove risiedono i cittadini, abbiamo pensato di dedicarla a Beretta, scomparso quattordici anni fa e sepolto a Garda. Quando poi riceveremo il nulla-osta dalla Prefettura, organizzeremo anche un momento di celebrazione nella via a lui dedicata, per ricordarlo come uomo e come artista».Il nuovo tronco stradale e la nuova piazza hanno ingresso da via della Pace, ottava via a sinistra proveniendo da Garda, prima della Val dei Mulini. «L’iniziativa proposta», scrivono gli assessori nella delibera di giunta, «consente di riconoscere al popolare concittadino la gratitudine della comunità gardesana per i valori che ha saputo diffondere e tramandare anche alle nuove generazioni».Beretta nacque a Milano l’1 gennaio 1928 e si spense l’11 gennaio 1994. Divenne cittadino di Garda nel 1955. Fu poeta e autore di oltre 200 canzoni che hanno contribuito a scrivere la storia della musica leggera italiana. Per citarne solo alcune: Il ragazzo della via Gluck, Chi non lavora non fa l’amore, Si è spento il sole, Storia d’amore, Svalutation, La coppia più bella del mondo, Nessuno mi può giudicare, Tango italiano, Era il tempo delle more… e molte altre ancora. Partecipò a 34 Zecchino d’Oro, fu primo ballerino-mimo del Teatro alla Scala di Milano, attore e pittore, dunque artista a tutto tondo.Nella passata amministrazione Bendinelli gli intitolò anche una sala della biblioteca comunale e in paese, molti cittadini, hanno in casa una sua dedica in rime. Il lago Beretta lo ebbe nel cuore, gli dedicò «Lago di Garda, gioiello d’Italie», divenuto l’inno del Benaco.L’artista in una poesia scrisse: «…perché l’ispirazione che era innata, perché le meraviglie che sognavo qui le ho trovate: sopra un grande lago che tiene imprigionate nel suo specchio la tavolozza magica di un mago e musica dolce per l’orecchio…».

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