La città guarda con estrema attenzione al patrimonio vegetale che rende «verde» il territorio. E per tutelare questa ricchezza Lonato ha programmato tutta una serie di interventi che trovano eco anche nelle giornate tradizionalmente dedicate alla fiera. Da un lato il Comune ha appena «licenziato» il progetto di «ristrutturazione ambientale» del monumentale vialone lonatese affiancato dai centenari ippocastani. Dall’altra è stato completato il censimento degli alberi, e, infine, ieri si è tenuto un convegno dell’Associazione agronomi di Brescia dedicato alle alberature in città. Sono 2.578 gli alberi censiti dagli studenti dell’Istituto agrario di S.Tommaso presenti negli spazi pubblici del Comune. Non sono stati considerati gli spazi verdi chiusi (giardini di scuole, asili, palestre) eccezion fatta per l’area dell’Itis. Sono stati censiti gli alberi nei cimiteri, ma tralasciati quelli presenti sul territorio extraurbano. Il lavoro ha portato alla compilazione di schede con l’indicazione di località, ubicazione, tipologia, dimensioni, stato fitosanitario. I rilevamenti sono entrati nel computer per realizzare anche dei grafici. È stata effettuata una ricerca bibliografica sulle specie più diffuse. La ricerca, il rilevamento sul campo sono stati effettuati dai ragazzi della seconda L dell’istituto professionale di Stato per l’agricoltura e l’ambiente «Dandolo», sede di Lonato, coordinati dai professori Vincenzo Donato e Gabriele Zola, con la collaborazione di Giovanni Cario, Luca Prandini, Alberto Toto. Questo ed altri progetti verranno presentati proprio in fiera nello stand della scuola. Come abbiamo detto gli alberi sono 2.578 di questi 2.103 si trovano nel capoluogo, 316 a Esenta, 104 a Centenaro, 55 nelle altre frazioni. La specie più diffusa risulta essere con 903 esemplari il tiglio. Quelli presenti nel solo capoluogo sono ben 697. Seguono poi il cipresso con 533 esemplari di cui 376 nel capoluogo, l’ippocastano con 423 piante di cui 405 nel centro cittadino, pino marittimo con 210 esemplari (163 in centro storico) leccio (127 esemplari). Di tutti questi alberi conosciamo lo stato fitosanitario. Grazie al lavoro degli allievi dell’Istituto professionale dell’agricoltura si sa che dei 903 tigli, 498 sono in ottime condizioni, 338 in buono stato e 67 in non buone condizioni. Dei 553 cipressi 326 sono in ottimo stato, 105 definiti in buono stato e 122 messi peggio. Il censimento riporta anche miti e leggende locali legate agli alberi e all’uso erboristico di parti di piante. E legato al tema delle piante presenti negli abitati delle nostre cittadine e città si è svolto ieri, venerdì 18 il convegno promosso dall’Associazione agronomi sulle alberature in città che ha fornito indicazioni preziose sulla salvaguardia e conservazione del verde e dei patriarchi vegetali.
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Mentre si ristruttura il grande viale del centro