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La squadra nautica della Polizia collabora con quella di Riva. Chi non ha il permesso rischia un milione di multa e fino a sei mesi di reclusione

Controlli per scoprire gli ormeggi abusivi

Tra qualche settimana la squadra nautica della Polizia di Peschiera, che ha competenza sulle acque del lago di Garda a fino a Torri e Salò inizierà a collaborare con i colleghi di Riva che si occupano della parte settentrionale del Benaco. I poliziotti rivani nei giorni scorsi hanno intanto controllato a tappeto i porti del Garda Trentino. L’indagine ha portato alla denuncia dei proprietari di cinque barche che erano state ormeggiate abusivamente a Torbole in località Lido blu Foci del Sarca. I natanti, due a vela, due a remi e uno a motore che erano privi dei regolari permessi per l’attracco, hanno rischiato di essere sequestrati per occupazione abusiva di demanio lacuale. I proprietari delle barche oltre a rimuoverle dal «parcheggio» occupato fuori legge (se non lo avessero fatto si sarebbero dovuti accollare le spese per la rimozione oltre al sequestro), devono anche far sparire i corpi morti dal fondale ovvero i contrappesi a cui vengono ancorate le boe. Infatti, in base al Codice della navigazione, si deve ripristinare la situazione così com’era prima dell’attracco abusivo; chi non lo fa rischia fino a sei mesi di reclusione e una multa di un milione. Tra non molto anche sulla costa veronese la Polizia di Stato potrebbe iniziare un’opera di controllo di porti e attracchi sul modello di quella che è stata effettuata nel Garda Trentino; per chi non è in regola con i permessi si annunciano quindi tempi duri.

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