I parroci di Cassone e Malcesine, don Giuseppe Suman e don Luigi Sartori, l’istituzione «Malcesine Più» e il coro di Cassone «Voci dell’Aril», con il patrocinio del Comune di Malcesine, organizzano per domenica la seconda edizione del Concerto dell’Epifania che si terrà nella chiesa parrocchiale dei Santi Benigno e Caro di Cassone a partire dalle 20.30. I primi ad intervenire saranno «I piccoli cantori di Concordia» diretti da Cristina Ganzerla e accompagnati al pianoforte da Donata Campagnoli. Quindi ci saranno una serie di brani solistici interpretati dalla soprano Klara Loczi e dalla mezzosoprano Motoko Sakae: le due cantanti saranno accompagnate al pianoforte da Carlo Cenini. Concluderà il concerto il coro di casa le «Voci dell’Aril» dirette da Stefano Zilio. n Brenzone. Seconda ed ultima rappresentazione del presepe vivente a Castello nella parrocchia di Santa Maria di Castello in occasione dell’Epifania, domenica, organizzata dal Centro turistico giovanile di Brenzone, dalla parrocchia di Santa Maria di Castello, con il patrocinio del Comune di Brenzone. Alle 18 (e non alle 20.30 come erroneamente segnalato sul programma che è stato diffuso) presso il campo sportivo della parrocchia di Castello, torneranno ad animare la rappresentazione della natività i 12 figuranti che interpretano i personaggi di Betlemme, della Sacra Famiglia e dei lavori di un tempo, più una quindicina di bambini nel ruolo degli angioletti. n Peschiera. L’antica tradizione del presepe, ha trovato una sua espressione particolare nella singolare realizzazione creata da una famiglia arilicense: un vero e proprio concentrato di storia e curiosità. La sacra natalità è stata assemblata nientemeno che in un’antica valigia in legno, già custodia di un’antica tromba appartenuta alla fanfara militare di Peschiera del Garda, il famoso simposio di suonatori diretto dal maestro Pino Giulio Battistoni, autore delle più belle canzoni del Benaco. La valigia, imbottita e costruita sulle fattezze dell’ottone, è stata regalata da un turista tedesco che la conservava gelosamente dalla seconda guerra mondiale, quand’era militare dell’Asse nella roccaforte arilicense. La tromba è stata invece trovata dopo incredibili ricerche: era addirittura finita nella bottega di un rigattiere Polacco. Ora fa bella mostra al lato del presepe. Ma le curiosità storiche non sono finite: il ponte di legno ad arco inserito nel paesaggio, è stato realizzato a mano da un artigiano del locale genio militare nel Natale del 1944, con il legno ricavato da un albero divelto pochi mesi prima da una bomba, in occasione di un attacco aereo alla ferrovia di Peschiera. Di tale episodio si parla nel diario privato del vecchio Arciprete Don Giuseppe Lenotti, manoscritto gelosamente conservato nell’archivio della Parrocchia di San Martino. Lo scritto recita: «?16 luglio 1944. Domenica ore 10 ed un quarto, incursione di 9 velivoli anglo-americani contro il ponte ferroviario, colpito sulla testata d’est. Bombe sganciate una ventina, vittime si crede una ventina ma 15 sono ancora sotto le macerie; nessuno di Peschiera. Danneggiate gravemente 2 vetrate della Chiesa Parrocchiale: la “Cena” e la “S.Barbara”». Curiosamente l’abitazione nella quale è stato realizzato il presepe è sita proprio in via Don Lenotti. La sacra natalità è stata realizzata con statuine del secolo scorso, realizzate in cartongesso e dipinte a mano. L’ambientazione è stata completata con un sofisticato sistema computerizzato, in grado di generare il ciclo notte-giorno con tanto di alba, tramonto, stelle e acqua corrente. n Cavalcaselle. Anche se non si tratta di una tradizione tipicamente italiana, da qualche hanno anche da noi è attecchita l’usanza della festa di «halloween», con tanto di zucche scavate e candela accesa dentro. Quello dell’anguria alla befana, è invece un nuovo «cult» del 2002, vera e propria moda generata dall’efficacia dell’apparato importativo di frutta e verdura dai paesi caldi. Più precisamente si tratta dell’Australia, regione nella quale è possibile recuperare gustosi e freschi cocomeri. Non sarà quindi difficile vedere sulle nostre tavole, accanto alle luminarie delle feste, delle rosse e polpose angurie per la gioia di grandi e piccini. n Lazise. Tutto è pronto per l’arrivo dei Re Magi nel presepe realizzato, ancora una volta nella antica chiesetta di San Nicolò al porto, dall’infaticabile mente del professor Renato Zamperini e dalla sua équipe. Otto elementi, giovani e meno giovani, che da anni si cimentano nella realizzazione del presepe parrocchiale in stretta sintonia e collaborazione con i donatori di sangue dell’Avis. Con questa ultima realizzazione, però, il prof. Zamperini si congeda dal grande pubblico e «passa la mano» ad una nuova squadra di giovani che vogliano cimentarsi nell’arte presepiale. E il suo commiato lo ha vergato di pugno e lo ha inserito nel glossario che accompagna la natività a San Nicolò. Univoca la voce ed il rammarico; nessuno vorrebbe che il «profe» lasciasse l’impegno assunto anni orsono. Quest’anno la natività è rappresentata, ancora una volta, da uno scorcio di Lazise e delle sue corti rurali. Il lago in fondo, con il castello in bella vista, sulla collina, intorno alla plaga lacustre, i campi, i vigneti, gli olivi, la campagna in degrado fino all’acqua. In un angolo, ben evidenziata, la grande corte di Praia. Una struttura di corte fortificata, del 1400, ristrutturata e riadattata nel 1712, mentre la chiesetta è stata costruita dalla famiglia Bovio nel 1761. È conosciuta come Praia dei Simeoni. Le musiche che accompagnano «l’opera presepiale» sono state scelte e curate da Alberto Mancini. Passano da Morricone ai Pink Floyd, da Pearson a Brian, in un contesto moderno ma molto attuale e pertinente all’opera. Per realizzare l’opera hanno lavorato più di un mese Franco Sartori, Giovanni Bonafini, Michele Nogara, Gabriele Sartori, Alberto Mancini, Simone Nogara, Alessia Tabarini ed Alex Dal Cero. Hanno collaborato
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Epifania e Presepi. Domenica, festa della manifestazione di Gesù, ricco programma di eventi su tutto il lago Una Natività è stata allestita in una valigia della Seconda Guerra e cresce la mania dell’anguria alla befana
Cori e musiche aspettando i Re Magi
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