domenica, Aprile 28, 2024
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Il sentiero attrezzato che sale allo Sperone: gallerie e trincee raccontano la storia

Da Biacesa, nell’alto Garda (283)

Indicata come «Rocca» sulle carte localmente è detta Sperone. Col nome di Speron era già citata nell’Atlante Tirolese di fine ‘700 per cui utilizzeremo questo termine per indicare la panoramica cima che se ne sta sopra valle del Ponale, a poca distanza dalle rive del Benaco. Quassù durante la Grande Guerra s’è combattuto aspramente tra italiani e austriaci in battaglie caratterizzate da vere e proprie imprese alpinistiche. Su queste aspre balze oggi restano trinceramenti, camminamenti, casematte, feritoie. Ed è a visitare un facile percorso attrezzato attraverso una serie di gallerie austriache che conduce l’itinerario di questa settimana. Indispensabile la lampada frontale; consigliabile l’imbracatura. Si parte da Biacesa: dalla parte alta del paese (frecce) si passa accanto ad alcune fontane e si raggiunge il bivio con le case Caregna dove si va a sinistra salendo a larghi tornanti per una mulattiera selciata. Si lascia a sinistra prima la mulattiera per il Bochet dei Concolì e poi il sentiero per Bocca Sperone raggiungendo la Chiesetta di S.Giovanni e il successivo omonimo bivacco. Appena prima di arrivare al bivacco si prende a sinistra (frecce) un sentiero che porta alla sinistra della base della parete Sud dello Sperone, nei pressi dell’imbocco d’una galleria. Si entra e ci si trova in presenza d’un vero e proprio labirinto di gallerie: i volontari della Sat di Riva hanno segnalato il tracciato, per cui non si può sbagliare. Ed è bene non inoltrarsi nelle gallerie laterali non segnalate; alcune sono pericolose; in parte franate e talvolta sbucano d’improvviso sugli strapiombi della parete Est dello Sperone. Si seguono quindi scrupolosamente le indicazioni sino a un pozzo e si esce per una scala metallica sul versante Ovest. Per sentiero ripido in parte roccioso (cavi metallici) si guadagna la cresta sudovest che si segue sino ad entrare nella successiva galleria. Usciti di nuovo all’aperto (cavi) si giunge a un bivio a 1030 m di quota. Si tiene la destra e per un camminamento (bolli rossi) si raggiunge la croce in legno della vetta. Splendido il panorama tutt’attorno: sul lago, sulla sottostante Cima Capi, sui Monti del Garda al di là della Valle, sul Monte Altissimo di Nago. Un sentiero con cavi metallici scende sulla cresta Nord. Poco sotto, a destra, si stacca un sentiero segnalato che attraverso una trincea, una galleria e camminamenti coperti, riporterebbe al bivio 1030 m già superato in salita (è consigliata una digressione per andare a visitare anche questa parte di percorso). Torniamo alla cresta Nord. Il sentiero scende ripido (cavi) incontrando una «finestra» nella roccia che guarda verso i monti di Riva. Si prosegue tra panoramicissimi poggi accanto a postazioni di guardia, gallerie, caverne e giungendo, dopo un tratto semipianeggiante, a Bocca Sperone dove si trova un bivio. Si scende a sinistra, si passa accanto a Malga Degiacomi e si prosegue su sentiero sino a ritrovare la mulattiera percorsa in salita, a valle del bivacco S.Giovanni. Si scende a destra e si rientra a Biacesa.

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