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Se a Sirmione si progetta una sorta di oasi, a Toscolano Maderno l’amministrazione civica ha appena perfezionato l’acquisto del parco Bernini:

E Toscolano vira al verde Parco Bernini al Comune

Se a Sirmione si progetta una sorta di oasi, a Toscolano Maderno l’amministrazione civica ha appena perfezionato l’acquisto del parco Bernini: 12 mila metri quadri tra la 45 bis e la centralissima via Trento. Ricca di alberi d’alto fusto, l’area era di proprietà privata. Apparteneva infatti ai Gheda, una famiglia mantovana che, tanti anni fa, aveva ristrutturato la vicina villa Osak, impegnandosi a cedere il parco. Ma il passaggio non venne mai inserito in un rogito notarile. In attesa di definire la questione, il parco è sempre rimasto aperto. Così i nonni ci portavano i bambini, a giugno si svolgeva la tradizionale fiera dei santi Pietro e Paolo, d’estate qualche concerto, in autunno la Castagnata. A volte una scuderia della zona arrivava coi cavalli, e faceva montare i ragazzi per una breve passeggiata. Adesso il sindaco Paolo Elena, gli assessori (nei giorni scorsi Patrizia Tomacelli si è aggiunta a Vincenzo Chimini, Fabio Belloni, Carlamaria Fumagalli Menoni, Fabio Cauzzi e Roberto Righettini) e i consiglieri hanno dato l’assenso alla chiusura della lunga trattativa. I Gheda trasferiscono al Comune il parco, che diventa quindi (definitivamente) proprietà pubblica. In cambio ricevono un terreno di 1.600 mq. in via Leopardi, alle spalle di villa Zobbio, su cui potranno costruire una volumetria di 2.400 metri cubi. Un cambio alla pari, effettuato tenendo conto di una perizia che ha valutato in 700 milioni il valore di entrambi i terreni. Nel parco erano già stati messi dei giochi, e in futuro verrà attrezzato meglio (e saranno collocati i servizi igienici). «Nel ’99 – ricorda il vicesindaco Chimini – abbiamo sistemato l’area Polver, rimasta a lungo incolta. Con 270 milioni. Ora viene utilizzata soprattutto dagli anziani della Casa di riposo. Nel 2000 l’acquisto del Bersaglio. Adesso il parco Bernini». Un tris, insomma. Destinato (un tempo) a poligono di tiro per esercitazioni, il Bersaglio è un’area di 5.270 metri quadri, cui bisogna aggiungere un edificio di 100 metri quadri su due piani. A pochi passi dal lago, da almeno trent’anni non veniva più utilizzato. Finchè il ministero della Difesa ha modificato la destinazione del terreno (da demaniale a patrimonio disponibile), mettendolo all’asta per 420 milioni. Una società se l’era aggiudicato per 452, ma lo scorso dicembre il Comune ha esercitato il diritto di prelazione. Offrendo la stessa cifra, è insomma diventato il nuovo proprietario. La casetta diventerà la sede del gruppo di Protezione civile. Il terreno dovrebbe rimanere verde. Annunciata, intanto, la conclusione di due interventi: il rifacimento del bocciodromo (250 milioni, inaugurazione il 21 aprile) e la ristrutturazione di Palazzo Benamati. Il primo, a fianco dello Sporting, è passato da due a tre campi. In futuro potrà ospitare gare nazionali. Il presidente della società, Armando Franzoni, e i suoi uomini stanno ultimando i lavori di rifinitura. Il Benamati, nel centro storico di Maderno, diventerà il Palazzo del turismo. Ospiterà le associazioni culturali e sportive, gli uffici dell’assessorato e quello della Riviera dei Limoni, il consorzio degli operatori della riviera bresciana. Il salone principale è in grado di ospitare una settantina di persone, e per un certo periodo accoglierà le riunioni del consiglio comunale. C’è spazio anche per mostre. Costo dell’intervento: 750 milioni, inclusi gli arredi.

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