giovedì, Ottobre 10, 2024
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Con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto è stato dato il fuoco alle polveri e il cielo si è illuminato a giorno

Fuochi d’artificio da otto piattaforme

Con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto è stato dato il fuoco alle polveri e il cielo si è illuminato a giorno. A fare capolino, in mezzo a tanti coloratissimi bagliori la luna. Gremitissimo, come fosse stato il mese di luglio, il lungolago Marconi, dal porto vecchio fino al porticciolo che confina con la passeggiata a Villa Pergolana. Nonostante la serata fredda e ventosa la gente non è rimasta insensibile al richiamo dello spettacolo pirotecnico. Otto piattaforme al largo, di fronte alla storica Dogana Veneta, oltre 250 cannoncini, tutti guidati elettronicamente, hanno sparato uno spettacolo davvero senza eguali. Gli applausi sono stati lunghi e calorosi. «Siamo soddisfatti della partecipazione della gente», ha spiegato il presidente nazionale della categoria Cono Settaro, «e del gradimento dello spettacolo. Lo scenario è meraviglioso e l’ospitalità di Lazise commovente. Il nostro intento era solo quello di farci conoscere, non certo di portare divisione e polemica fra paesi». «Siamo felici di aver ospitato i produttori dei fuochi d’artificio nel nostro territorio perché riteniamo che anche questa manifestazione possa portare sul lago molti turisti. E la presenza di così tanta gente stasera», spiega il sindaco Luca Sebastiano, «ne è la dimostrazione. Non è certo estate, c’è freddo, eppure la gente si è accalcata sulla riva per gustare lo spettacolo. E devo dire, senza tema di smentita, che è veramente bello. Credo che possa eguagliare quello di Venezia». «Siamo venuti a Lazise a vedere lo spettacolo» spiega Giovanni Campostrini della Valpolicella, «perché lo abbiamo letto sul giornale. Non credo che la guerra possa intralciare questo spettacolo. Ci sono spari, sì, ma per la festa e non per la guerra». «Era una manifestazione in programma da tempo» spiega Claudio Parente di Melara, «e se la guerra in Iraq è nel frattempo scoppiata non vedo perché noi dovremmo aver bloccato lo spettacolo». «Ad aprile non ho mai visto così tanta gente sul lungolago», interviene Sante Pasquali, presidente dei Ristoratori di Lazise, «e solo per vedere dei fuochi d’artificio. E non c’è stato un grande battage pubblicitario perché erano destinati a Peschiera, com’è noto. Vuole dire che Lazise è conosciuta e amata dai turisti. Ne abbiamo avuto la prova».

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