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La società risponde ironica. I comuni di Riva e Limone soddisfatti del servizio

Gardesana, l’ira lombarda affonda la Navigarda

«O così o andremo fino a Roma a far valere le nostre ragioni». Questo il succo dell’ultimatum uscito dall’affollata assemblea svoltasi mercoledì sera a Limone a cui hanno partecipato gli imprenditori dei comuni della sponda bresciana facenti parte della «Riviera dei Limoni» e alcuni rappresentanti dell’Unione Commercio Turismo dell’Alto Garda e Ledro. Ennesima, minacciosa dichiarazione, la loro, rivolta alle istituzioni provinciali trentine e alla società di navigazione «Navigarda».Tre i punti emersi nell’infuocato dibattito, cui sono intervenute ben 500 persone, e nel quale sono stati eletti rappresentanti il limonese Chicco Risatti e il rivano Franco Gamba: «1) riapertura della Gardesana entro e non oltre la fine del mese di marzo; 2) soddisfazione per la notizia riguardante la realizzazione in tempi brevi (fine giugno) della galleria tra Riva e Limone; 3) insopportabile e insostenibile peso economico dei costi di trasferimento tramite Navigarda e protesta per la speculazione di un ente governativo sullo stato d’emergenza e di disagio dei cittadini». Navigarda che ha risposto a stretto giro di posta con un comunicato dai toni pacati, ma quasi ironici. «Il servizio – scrive la società di Navigazione – è quello richiesto dai comuni interessati dalla frana. Non solo, ma i comuni non riescono a mediare le esigenze della popolazione e continuani a richiedere spostamenti d’orario in contrasto l’uno con l’altro». Oltre a questo, il direttore della società, l’ingegner Marcello Coppola, sottolinea il grande impegno della Navigarda, l’indiscutibilità della qualità del servizio e stigmatizza l’enfasi riservata ad un’avaria (a Capodanno, ndr), per altro subito riparata. Sulle tariffe, poi, la Navigarda è altrettanto secca: «Sono stabilite dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, compresi gli abbonamenti che abbattono i costi notevolmente; sarebbe interessante confrontare tali costi con quelli terrestri». Accuse respinte, dunque, e comunicato che si chiude con «Il sindaco di Limone dichiara telefonicamente che si dissocia nella maniera più assoluta da quello che è stato detto nella riunione di ieri». Segnale che il “fronte della sponda bresciana” si sta spaccando? Forse. Di sicuro, tra i soddisfatti dei trasporti sul lago c’è anche il comune di Riva. «La Navigarda – afferma il vice sindaco Matteotti – sta facendo il massimo. Ciò non toglie che bisogna impegnarsi per accelerare i lavori per la realizzazione del tunnel».

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