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BORELLI: “DOPO IL TERREMOTO SIAMO RIUSCITI A NORMALIZZARE IN TEMPI BREVI LA SITUAZIONE GRAZIE ALL’IMPEGNO DI TUTTI”

Gavardo: il Servizio di Psichiatria ha una nuova e più accogliente u

Da alcuni giorni, il servizio di Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SDPC) trova una più stabile ubicazione all’interno della Casa di Risposo antistante l’Ospedale di Gavardo. Il servizio, dopo il terremoto del 24 novembre scorso, ha dovuto subire ben due spostamenti per trovare una sistemazione ai 15 posti letto che, prima del sisma, si trovavano all’Ospedale di Salò.“Lo SDPC – spiega il Dr. Gianluigi Nobili -, prima del terremoto, si trovava con i suoi 15 posti letto all’interno dell’Ospedale di Salò che oggi, a seguito delle scosse del terremoto avvenuto nel novembre scorso, è inutilizzabile. In quelle ore concitate della notte del 24 novembre, sia il Direttore Generale Mauro Borelli sia il Direttore del Presidio Dr. Lucio Dalfini, disposero immediatamente lo spostamento dei pazienti del nosocomio salodiano all’interno del reparto d’Ortopedia dell’Ospedale di Gavardo perdendo un solo letto e scendendo quindi a 14 posti. L’Azienda, rendendosi conto che la soluzione di ospitare quei pazienti all’interno dell’U.O. d’Ortopedia era ovviamente temporanea, ha studiato in tempi rapidi una soluzione migliore portando il servizio all’interno della Casa di Riposo che, grazie a spazi più ampi ed adeguati, ha riguadagnato il 15° letto”.Sono stati eseguite delle opere per ospitare il Servizio all’interno della Casa di Riposo?“Ora il servizio si trova in una sede totalmente a norma, più accogliente e spaziosa che prima era occupata dagli utenti della Comunità protetta che, proprio in un’ala dell’ospedale di Salò risparmiata dagli effetti del sisma, ha trovato una sistemazione ottimale. Certo, si sono resi necessari dei piccoli interventi per spostare il servizio nella Casa di Riposo, ma la nuova collocazione è più che valida per ospitare un reparto ospedaliero, anche se fisicamente esterna alla struttura sanitaria”.Questa nuova sistemazione – ha spiegato Borelli -, è stata raggiunta in tempi molto brevi nonostante il presidio, sia stato direttamente coinvolto dalle serie conseguenze derivanti dal terremoto del novembre scorso grazie soprattutto all’impegno dell’Ufficio Tecnico di Presidio e degli operai. Questa soluzione è stata resa possibile, ci tengo a rilevarlo, grazie alla collaborazione ed alla grande adattabilità dimostrata dall’interno reparto (medico ed infermieristico) e che ci hanno permesso di gestire una difficile situazione che oggi, nonostante le difficoltà, si è almeno stabilizzata”.Direttore, il servizio Psichiatrico ha finalmente trovato la sua ubicazione o prevede ulteriori spo-stamenti?“Per qualche anno il servizio ha trovato una sua collocazione che ci permetterà di assistere nei migliori dei modi i pazienti. Certo, com’è noto in un prossimo futuro l’Ospedale di Gavardo potrebbe essere interessato da un ampliamento che, sicuramente, creando nuovi spazi, questi potrebbero essere utilizzati dal SDPC. Questa, può essere un’eventualità possibile, ma parlarne oggi è sicuramente prematuro. La cosa importante è che siamo riusciti in tempi davvero brevi a risolvere una situazione di criticità che il terremoto ci aveva creato”.

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