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Festa di compleanno per il Cotonificio: cento anni di storia e progetti di crescita

Il Cotonificio di Ponte San Marco compie 100 anni

Il Cotonificio di Ponte San Marco compie 100 anni di vita. La realtà produttiva iniziò la propria attività nel lontano 1903, al termine dei lavori di costruzione del canale Schiannini che dalla località Bettoletto di Bedizzole condusse l’acqua del fiume Chiese fino al ponte della frazione calcinatese, a muovere le potenti turbine della neonata fabbrica tessile. Prima le operazione di scavo e di costruzione del canale che darà il nome al Cotonificio, quindi la lavorazione del cotone richiamarono dai paesi vicini a Calcinato un gran numero di operai ma anche di operaie, addetti nello stabilimento ad operazioni di filatura e ritorcitura dei tessuti. Gli addetti nel 1907 erano 207, di cui solo 45 maschi. Essi lavoravano in condizioni proibitive e con salari del tutto inadeguati alle proprie condizioni di vita. Per queste motivazioni incominciarono presto i primi scioperi e rivendicazioni, volti a ottenere sensibili miglioramenti delle condizioni di lavo e aumenti salariali; le agitazioni si susseguirono fino all’avvento del fascismo, promossi e mediati in un primo tempo dalle associazioni sindacali cattoliche e successivamente alla prima guerra mondiale da quelle socialiste. Benché i lavoratori d’inizio secolo fossero in gran parte pendolari, la sua entrata in funzione provocò anche l’avvio di un discreto fenomeno migratorio da diverse aree dell’Italia settentrionale e condusse quindi ad una prima fase di sviluppo edilizio nella frazione. Fu così che nel giro di quarant’anni la popolazione di Ponte San Marco passò da circa 100 ad oltre 500 abitanti. Nella seconda guerra mondiale tutti i macchinari e le attrezzature del Cotonificio furono spostate altrove per un certo periodo, corrispondente alle incursioni aeree angloamericane nel biennio 1943-1945. Nell’edificio rimase tuttavia un servizio di guardia che era in funzione giorno e notte, senza venire peraltro mai colpito. Danneggiamenti all’area occupata dalla fabbrica si ebbero tuttavia nei bombardamenti che a più riprese colpirono la zona, fra i quali si ricordano in particolare quelli del 1° dicembre 1944 e soprattutto del 2, 4 e 13 febbraio 1945. Nel corso degli anni lo stabilimento ha subito profonde trasformazioni di carattere tecnologico, assecondate da opere di ristrutturazione e di ampliamenti in funzione delle nuove tecnologie impiegate. Le necessità di carattere produttivo dell’azienda evidenziano ora un fabbisogno di superficie coperta di circa 11 mila mq. Le dimensioni aziendali, in particolare le aree coperte, consentono un equilibrio tra aree di parcheggio, manovra e sosta già esistenti in relazione alla manodopera impiegata (gli addetti attuali sono una ottantina) ed alle movimentazioni interne. Il progetto di ampliamento prefigura un ulteriore ampliamento del complesso aziendale e si colloca in un contesto completamente urbanizzato, allacciato ai servizi esistenti e dotato dei necessari parcheggi.

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