lunedì, Aprile 29, 2024
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Athos Faccincani torna ad esporre le sue tele nella sua città natale dal 7 al 22 maggio, nella splendida Sala del Sottotetto dell’antica Caserma di Artiglieria a Peschiera del Garda.

“IL LAGO RACCONTA LE SUE RIVE” Mostra del pittore Athos Faccincani

Organizzata dall’Associazione Culturale Artidea con il patrocinio e la collaborazione con il Comune di Peschiera, la mostra nasce dal desiderio di raccontare questo artista proprio nella sua città e riportarlo qui, con una “personale” del tutto originale: una mostra istituzionale e antologica. Istituzionale perché legata alla città di Peschiera, luogo d’origine di Athos Faccincani, che con questo grande evento, vuole rendere omaggio al suo illustre cittadino. Antologica perché racconta il percorso evolutivo dell’artista dagli inizi, rappresentati in mostra da alcune opere del periodo della Resistenza gentilmente concesse da privati, sino ai recenti sviluppi della sua attività artistica. L’obiettivo è raccontare, in modo semplice e accessibile, la storia dell’opera di Faccincani che attraverso l’intuizione, la creatività, la progettualità, la ricerca di tecniche diverse, la passione per il colore lo ha portato ad essere uno degli artisti contemporanei più accreditati. Guardando le tele di Faccincani si può parlare di slanci visivi verso un mondo migliore. Sono un messaggio di ottimismo impresso ed elaborato nel presente di chi guarda. Sono quadri brillanti, esuberanti, esplosivi, con colori armoniosi disposti sulle tele in una sorta di collage cromatico. La Natura è la protagonista assoluta nei quadri di Faccincani, raccontata nei suoi aspetti più belli: sole, luce, colore che affiorano come elementi di vita e fonte di gioia, fede, felicità. In un’ottica di divulgazione e promozione della cultura dell’arte, la mostra apre le porte al grande pubblico offrendo delle visite guidate gratuite, concepite come occasioni di conoscenza, stimolo e riflessione sul linguaggio dell’arte contemporanea. Attraverso un contatto diretto con le opere esposte, con il dialogo e la partecipazione attiva dei visitatori, si forniranno le chiavi di lettura per la comprensione dei contenuti della mostra evidenziando il contesto storico, artistico e culturale dell’opera del Maestro. Questo invito al pubblico vuole essere un’opportunità straordinaria per sviluppare esperienze emotive, sensoriali, percettive, culturali ed educative. Prima del “bel quadro” deve esserci un’attitudine mentale che educa ad una nuova estetica, ad una nuova percezione, ad una nuova immaginazione. L’invito a partecipare alla mostra mira a regalare un’esperienza per vivere l’arte come processo di apprendimento, finalizzato ad un arricchimento del tutto personale. Il vernissage è previsto per sabato 7 maggio alle ore 18.00 alla presenza dell’artista. Orari: sabato, domenica dalle ore 10,00 alle ore 19,00giovedì, venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,30. Ingresso libero al pubblico. BIOGRAFIA DELL’ARTISTA Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Negli anni 63-64, ancora tredicenne, inizia a frequentare lo studio del Maestro Pio Semeghini; frequenta poi le scuole tecniche ed è sempre più presente, intorno agli anni 67-69, negli studi veneziani di Novati, Gamba, Seibezzi. Sempre in questo periodo, conosce a Brescia Ottorino Garosio e Angelo Fiessi. Nel 1970, terminati gli studi, si dedica alla pratica della pittura. In quegli anni si trova di fronte al primo, doloroso impatto con la realtà sociale e i suoi problemi. Le sue tele, in un indirizzo artisticamente rivolto all’enigma del sentimento umano, ai suoi drammi e alle sue contraddizioni, riassumono colori melanconici e sofferti nella rappresentazione di figure impegnate. Lo studio culmina con lo sviluppo di dipinti sulla “Follia delle attese”, e sulla Resistenza: le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1980, dopo un percorso ricco di avvenimenti artistici e letterari inizia un periodo di rigenerazione interiore, di ricostruzione, col passaggio in breve tempo dalla figura al paesaggio. L’attenzione è rivolta inesorabilmente alla natura che Faccincani ama nella sua sacra totalità, diventando suo unico modello. Vi è un mutamento radicale del suo atteggiamento esistenziale e stilistico, passando alla produzione di immagini di chiara derivazione impressionista, dai colori puri e accesi, tesi alle motivazioni culturali del 2000: la luce, il sole ed il racconto semplice. E’ una pittura testimone di gioia e di serenità, nel contesto del recupero del figurativo e dei valori interiori.

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