sabato, Aprile 27, 2024
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Iniziata la microvinificazione di uve bresciane e lombarde

Ha preso avvio nei giorni scorsi l’attività della nuovissima cantina del Centro Vitivinicolo Bresciano realizzata presso la sede di Villa Barboglio, in via Bornata, a Brescia. Una modernissima struttura interrata che permetterà di fornire una prestigiosa sede per le microvinificazioni non solo bresciane ma anche di altre località della Lombardia. Lo stesso presidente del Centro, l’Assessore Provinciale all’Agricoltura dr. Guido Galperti, che ha fortemente voluto la realizzazione sia della struttura tecnica che della nuova sede, si è detto ampiamente soddisfatto per l’intera struttura realizzata presso questa villa di proprietà della Provincia di Brescia. Soddisfazione anche per l’inizio delle attività di cantina che permetteranno l’effettuazione di indagini, importantissime su nuovi cloni e nuovi vitigni non solo per la provincia di Brescia ma anche per altre realtà pubbliche della Lombardia.

Nella nuova sede rimarrà in funzionate anche la vecchia cantina di vinificazione curata dall’Istituto Agrario Pastori in modo da poter permettere agli studenti di apprendere direttamente tutte le nozioni, ed i segreti, fondamentali per una sempre miglior produzione vinicola di cui la provincia di Brescia ne è da sempre grande protagonista.Attualmente sono circa 100 le microvinificazioni in atto le cui uve, oltre che dai vigneti presenti nei 6 ettari di superficie vitata del Centro Provinciale, provengono anche da altre province della Lombardia. Presso la struttura provinciale quest’anno, e per la prima volta dalla sua costituzione, sono presenti un Diplomando Universitario e 4 stagisti che, sotto la direzione del dr. Giovanni Tassini, coordinano tutte le operazioni inerenti alla microvinificazione stessa.

“Delle varietà oggetto di sperimentazione viene raccolto un campione preso da viti diverse, non superiore comunque alle 6/10 piante, un quantitativo questo ritenuto” spiega il dr. PierLuigi Villa direttore del Centro” sufficientemente rappresentativo. A queste piante scelte per la sperimentazione vengono contate le gemme fertili, il numero dei grappoli, gli stessi vengono pesati in modo da avere il peso medio di ogni grappolo. Inoltre per ogni campione raccolto vengono effettuate le analisi chimiche: zuccheri %, acidità totale, pH, acido malico e tartarico. Attualmente le microvinificazione in atto, utilizzando uve prodotte nei vigneti del Centro Vitivinicolo, sono una ventina che, a fine periodo, arriveranno ad un totale previsto di 50 campionature. Oltre a questi” prosegue Villa “stiamo vinificando anche campioni di uve provenienti da altre zone della Lombardia: dall’Oltrepò Pavese, ad esempio, ne abbiamo già vinificati 27”. Questi studi vengono effettuati in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano che garantisce la scientificità.Per il rimanente delle uve prodotte del Centro del Centro Provinciale è in piena fase la raccolta programmata che segue, varietà per varietà, la scadenza della naturale maturazione partendo con il Pinot Nero e proseguendo poi con gli altri Pinot, Bianco e Grigio, tutti 4 i Chardonnay e le altre varietà presenti in collezione, di interesse sia regionale che nazionale. “Naturalmente” afferma Villa “proseguiremo anche con le “vecchie varietà”, qui collezionate, perché la raccolta e conservazione dei vecchi genotipi rappresenta uno dei principali obbiettivi del Centro”.

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