Anche quest’anno l’Azienda ospedaliera di Desenzano ha previsto, per gli oltre 800 degenti che saranno costretti a passare le festività in ospedale, un regalo di Natale. Sponsor prestigiosi hanno offerto il meglio dei propri prodotti. L’Arnoldo Mondadori Editore, che a Verona possiede uno dei suoi più importanti stabilimenti, contribuirà all’iniziativa regalando le ultime novità pubblicate. Da quest’anno si aggiungono all’iniziativa anche le Profumerie Douglas, realtà multinazionale tedesca presente da circa dieci anni sul territorio italiano, che doneranno una confezione di profumo e la Giochi Preziosi che regalerà ai piccoli pazienti delle divisioni di pediatria di Gavardo, Manerbio e Desenzano una confezione di giocattoli. Nel corso della conferenza stampa svoltasi al Sesto Senso di Desenzano, alla presenza del management dell’azienda ospedaliera e del direttore generale Angelo Foschini, il professor Giuseppe Favretto – direttore del centro docimologico dell’Università di Verona – ha presentato i risultati della seconda ricerca sulla qualità del ricovero ospedaliero nelle strutture dell’azienda gardesana. I 1.312 pazienti ricoverati nei sei ospedali dell’azienda – Desenzano, Lonato, Salò, Gavardo, Manerbio e Leno – hanno risposto a un questionario semplificato rispetto a quello che produsse il testo «Il cliente nella sanità», pubblicato dalla FancoAngeli editore. In questa indagine l’attenzione si è concentrata esclusivamente sui rapporti col personale, sulle caratteristiche di tipo alberghiero e sui comfort offerti dagli ospedali trascurando i pur importanti aspetti delle prestazioni sanitarie ricevute. Ne scaturisce un ritratto lusinghiero anche se parziale dei servizi prestati dai diversi presidi. In sostanza oltre l’85 per cento dei pazienti intervistati, cioè quelli ricoverati nell’ospedale di Desenzano, ha giudicato più che positivamente le attività del nosocomio gardesano assegnando una votazione media – in una scala che va da 1 a 10 – pari a 8,5. È alto soprattutto il grado di soddisfazione per l’area relazione con il personale. I reparti che hanno ottenuto una votazione media più alta – peraltro con una esigua deviazione standard ad indicare che il dato medio rappresenta con sufficiente precisione il fenomeno in esame – sono la cardiologia con 9,09 e l’urologia con 8,91. Ma tutti i reparti, ad eccezione della chirurgia, si sono comunque meritati una votazione che supera abbondantemente l’8. Dal punto di vista sociologico e anagrafico emerge il dato significativo che a risultare maggiormente soddisfatti sono i soggetti con un’età maggiore di 54 anni, con un basso livello di istruzione e appartenenti alla categoria non lavoratore. È una tendenza che viene dimostrata in tutti i presidi coinvolti nell’indagine: il grado di soddisfazione medio è direttamente proporzionale all’età e inversamente proporzionale al livello di istruzione.
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Degenti in ospedale: il Natale è meno triste. Ai pazienti in regalo libri, profumi. Giochi per i bimbi