Malcesine e Brenzone cos’hanno meno di Trebaseleghe, Canicattì o Lampedusa? Eppure queste località sono raggiunte dal servizio Adsl di Telecom Italia, che permette la connessione veloce a Internet; le due cittadine gardesane invece no. E gli albergatori della Riviera degli olivi non ci stanno e, per voce del presidente Emil Bergonzini, hanno protestato – anche per iscritto, con una lettera alla sede territoriale di Venezia – contro questa ingiustizia che penalizza il loro lavoro. Ma dalla Telecom nessuna risposta. «Il servizio a banda larga della Telecom è disponibile in Italia in 2.129 città» spiega Bergonzini, presidente dell’Associazione albergatori, «ma non da noi e neppure a Brenzone, e quel che è peggio, non è dato sapere quando sarà attivato. È anche questione di principio: la Telecom non ci può lasciare senza una risposta, dopo che abbiamo inoltrato una richiesta, seguita da un certo numero di telefonate a Venezia e segnalazioni al 191, e una ulteriore richiesta scritta. «Finora non siamo mai riusciti a trovare un referente. Due o tre anni fa era anche passato un funzionario di una società intermediaria, che raccolse 60 adesioni: non ne abbiamo saputo più niente». A Malcesine sono quasi 100 gli alberghi che necessitano della linea veloce per la posta elettronica e Internet, oltre ai liberi professionisti della zona, a tutt’oggi costretti a «navigare» sul web con la linea telefonica tradizionale, molto più lenta dell’Adsl e soprattutto molto più costosa, perché legata agli scatti telefonici. «Adesso ci colleghiamo a Internet un certo numero di volte al giorno, per scaricare la posta, ma la linea telefonica normale è obsoleta» continua Bergonzini. «Con l’Adsl potremmo rimanere collegati 24 ore su 24 e avere le informazioni che ci servono in tempo reale. È assurdo che a Milano i ragazzini possano collegarsi a Internet quando vogliono per giocare, e a noi lo stesso servizio, vitale per lavorare, sia precluso e non si sappia per quanto». L’Associazione albergatori Malcesine è una realtà economica piuttosto importante: oltre 80 soci che gestiscono 150mila arrivi e 900mila presenze all’anno. Un volume d’affari notevole, a fronte del quale c’è un aumento esponenziale dell’utilizzo di Internet per prenotazioni, conferme, acquisti on line. Almeno una quarantina, secondo Bergonzini, sono gli alberghi fortemente sensibili alla nuova tecnologia. Senza contare i campeggi, gli affittacamere, i ristoranti, i negozi, i commercialisti e gli altri professionisti. «Quello che più ci fa arrabbiare» spiega ancora il presidente degli albergatori, «è il silenzio totale della Telecom: se ci sono problemi tecnici, lo dicano e ci diano una data certa. Non possiamo neppure rivolgerci ad altri gestori telefonici, perché se manca la linea, nessun altro può attivare il servizio. Ci sentiamo presi in giro quando vediamo la pubblicità di Telecom che mette in comunicazione il mondo, mentre noi siamo tagliati fuori».