mercoledì, Dicembre 4, 2024
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L’assessore regionale ieri a Fasano. Confermato ospedale per la riabilitazione

Borsani assicura: il S. Corona resta

«Il Santa Corona, specializzato nella riabilitazione cardiologica, non chiuderà. Nessuno metterà in dubbio il suo ruolo di polo riabilitativo». Lo ha assicurato ieri sera, all’hotel Saturnia di Fasano, l’assessore regionale alla sanità Carlo Borsani, giunto sul lago di Garda in compagnia dell’europarlamentare Cristiana Muscardini. «La preoccupazione non ha ragione di esistere – ha proseguito Borsani -. Ne approfitto per tranquillizzare i lavoratori: medici, infermieri, ausiliari… Abbiamo già tenuto un paio di riunioni con le organizzazioni sindacali per valutare la situazione, ma vi posso garantire che troveremo un accordo con gioia di tutti. Pensate: non sono riuscito a chiudere nemmeno un ospedale, neanche quelli decrepiti, dove le ragioni di campanile prevalgono sulla ragione. Ma per il Santa Corona non c’è alcun problema». Lucio Mastromatteo, il direttore generale del Civile, proprietario del Santa Corona, sceso negli ultimi anni da cento posti letto a 53, aveva ricordato che, su cento ricoverati a Fasano, il 70-75% proviene da altre Asl e il rimanente 25-30% da quella di Brescia, ribadendo (a febbraio) l’intenzione di chiudere. Collocato in riva al lago e circondato da un grande parco, l’edificio, ex villa Benvenuti, ha bisogno di investimenti per adeguarsi agli standard. Da qui l’idea di trasferire i posti all’Opera pia Richiedei di Gussago e di venderlo a una immobiliare, ma il Piano regolatore di Gardone Riviera lo vincola a una destinazione sanitaria, e il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno sottolineando che non intende concedere l’autorizzazione a trasformarlo in residence. Il sindaco Alessandro Bazzani ha presentato un progetto di fattibilità in regione, sollecitando la trasformazione della struttura in presidio di riabilitazione multifunzionale, da 74 posti letto: 26 di riabilitazione cardiologica (il compito svolto attualmente), 18 neurologica e 30 respiratoria (pneumologia). Ogni unità sarebbe composta sia dalle camere di degenza che da un paio di palestre adeguate e da laboratori. Ieri, in un incontro organizzato dalla sezione locale di An, guidata da Davide Calderan, Borsani ha tranquillizzato tutti: «Il Santa Corona non chiuderà».

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