giovedì, Maggio 2, 2024
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Sistemato l’80 per cento dell’edificio mentre i fedeli seguono le messe nel tendone allestito dalla Protezione civile all’oratorio. Il sisma del 2004 ha causato danni per 650mila euro

La chiesa di Fasano sarà pronta solo a Natale

Proseguono alacremente i lavori di restauro della chiesa di Fasano (frazione di Gardone Riviera), ma la strada da percorrere è ancora lunga. Iniziati lo scorso 17 novembre, a due anni di distanza dal terremoto, saranno ultimati per il prossimo Natale.Intanto i fedeli continuano a seguire messe, battesimi e funerali nel tendone allestito dalla Protezione civile sul campetto dell’oratorio. L’origine dell’edificio religioso risale a prima dell’anno Mille, epoca in cui si ha notizia di alcuni possedimenti (nella zona dell’Alto Garda) del monastero benedettino di S. Faustino Maggiore. Nel corso del ’500 fu abbellito il presbiterio, e venne commissionata la pala dei santi Faustino e Giovita. È di tale periodo anche la loggetta ad archi. La consacrazione, da parte del vescovo di Brescia, nell’aprile 1663. Intorno alla metà dell’Ottocento nuovi interventi hanno cambiato del tutto l’aspetto esteriore: modificata la facciata, e innalzato il tetto a capriate, per fare posto alla volta. La decorazione e l’affresco delle volte sono del 1930.La chiesa, a una navata, con altari laterali, è affiancata da un pregevole loggiato su piastrini in marmo. Abside a pianta rettangolare, due le sacrestie. La facciata principale, dotata di un piccolo ma elegante pronao, risulta interamente intonacata. Le murature portanti sono in pietrame di grosso spessore. Copertura in legno, totalmente indipendente dalla volta (di tipo a botte, intervallata da arconi tiratati), che ha solo una funzione decorativa.L’organo settecentesco ha più di mille canne. Il primo nucleo fu costruito nel ‘500. Nel 1711-12 il rifacimento e l’ampliamento, insieme alla cassa ornamentale che lo contiene, da parte di una delle ditte più quotate del tempo, quella di Giuseppe Bonatti. Nell’anno giubilare 1901 il restauro, effettuato da Bianchetti-Facchetti di Brescia. Di notevole valore una pala di Camillo Ballini, alunno del Tiziano, del 1577.Il terremoto del 24 novembre 2004 ha provocato danni gravissimi (lesioni strutturali, crollo parziale della volta della navata, gravi guasti all’organo, ai paramenti, al pavimento di marmo), quantificati in circa 650 mila euro. Sulle opere ammissibili la Regione Lombardia ha concesso un contributo di 350 mila euro, cui se ne sono aggiunti uno della Banca Lombarda (30 mila) e un altro della Fondazione comunità bresciana, che fa capo a Banca Intesa (17.500 euro). Inoltre gli abitanti di Fasano si sono mobilitati con varie iniziative, dalla lotteria alla vendita del calendario e delle torte.In questi giorni il parroco, don Carlo Moro, e il progettista, ingegner Fabio Trevisani, hanno fatto il punto della situazione. La srl Modena lavori speciali ha già realizzato l’80% delle opere strutturali che si possono riassumere così: rafforzamento della copertura esistente e posa di una trave reticolare di falda; ripristino della volta crollata con blocchi di recupero, utilizzando betoncini armati e fasce di carbonio; rinforzo di quelle restanti; consolidamento delle murature con iniezioni a base di calce idraulica a bassa pressione e varie cuciture.La bottega Fontanini-Marchetti di Toscolano si sta occupando della riparazione di decorazioni e affreschi. La ditta Biemmi di Botticino ha preso in cura l’organo, con l’obiettivo di riportarlo allo splendore originario, ripristinando la parte lignea (cantoria, cassa) e quella fonica.Oltre ai 650 mila euro da spendere a causa del sisma, bisognerà reperire i quattrini per rifare completamente l’impianto elettrico (allaccio contatore, quadri, dorsali di distribuzione, corpi illuminanti), la diffusione sonora, il sistema di allarme e la parte termoidraulica (centrale termica, ventilazione, canalizzazioni).Davvero un grosso impegno per don Carlo, arrivato da meno di un anno. Senza dimenticare che dovrà sistemare pure la chiesetta di Supiane. Fasano sopra e Bezzuglio sono invece agibili.

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