martedì, Dicembre 5, 2023
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La contrada Olivi stravince il «Palio della pastasciutta»

A Poz­zolen­go la piog­gia ha solo rin­vi­a­to di qualche giorno la set­ti­ma edi­zione del , ma ha costret­to gli orga­niz­za­tori a inver­tire il pro­gram­ma: pri­ma il (lunedì); il giorno suc­ces­si­vo i Gran­di sapori. La gior­na­ta di lunedì è inizia­ta con il ritro­vo delle otto con­trade in piaz­za del Comune. Alcune han­no esi­bito i car­ri: par­ti­co­lar­mente apprez­za­to quel­lo di Monte Ulivi, che si riface­va all’an­ti­ca Roma, con tan­to di Obelix e Aster­ix. Tut­ti i parte­ci­pan­ti indos­sa­vano i cos­tu­mi tradizion­ali. Il cor­teo è giun­to al cen­tro sporti­vo comu­nale dove, agli ordi­ni di Lau­ra Tosadori, le bal­ler­ine con­tradaiole, in cos­tume indi­ano, han­no dato vita a una dan­za propizia­to­ria. Il tema: la buona rius­ci­ta del­la fes­ta. Poi è inizia­ta la dis­tribuzione del­la pas­ta, che cos­ti­tu­i­va il piat­to uni­co (ma non man­ca­va il dolce). La giuria, com­pos­ta dagli otto rap­p­re­sen­tan­ti delle con­trade e da quat­tro giu­di­ci esterni, che ave­vano a dis­po­sizione un mag­gior numero di voti, ha degus­ta­to e alla fine scel­to il sugo migliore. Questo sis­tema di votazione, però, a molti non piace: ogni rap­p­re­sen­tante di con­tra­da tira l’ac­qua al suo muli­no. L’ide­ale sarebbe una giuria qual­i­fi­ca­ta, cioè com­pos­ta da veri cuochi, com­ple­ta­mente ester­na. Il Palio si è comunque svolto in seren­ità e alle­gria. Pri­ma delle pre­mi­azioni, sono inter­ven­ti il pres­i­dente del­la Pro loco, Mar­co San­ti­ni; il sin­da­co di Poz­zolen­go, ; l’asses­sore Ric­car­do Saet­ti. Il Palio del­la pas­ta­s­ciut­ta è sta­to vin­to dal­la con­tra­da Olivi, che ha tri­onfa­to anche nel tor­neo di cal­cio e, gra­zie a Francesca Sot­ti­ni, si è aggiu­di­ca­ta il pre­mio del­la crit­i­ca «Can­ta­palio». Alla man­i­fes­tazione era­no pre­sen­ti cinque can­tine per la pro­mozione dei più pres­ti­giosi vini locali: Azien­da Bul­gar­i­ni, Brunel­lo Galiano, Zene­gaglia Car­lo, Zene­gaglia Fratel­li e Azien­da agri­co­la Bosco. La man­i­fes­tazione è sta­ta alli­eta­ta dal­l’orches­tra «Sham­pagne». Il pres­i­dente del­la Pro loco, Mar­co San­ti­ni, è sod­dis­fat­to: «Nonos­tante il cat­ti­vo tem­po, la set­ti­ma edi­zione del Palio di San Loren­zo ha ottenu­to un grosso suc­ces­so, soprat­tut­to il Palio del­la pas­ta­s­ciut­ta. Il mer­i­to del suc­ces­so va divi­so con tut­ti col­oro che lavo­ra­no alla Pro loco e con tut­ti i volon­tari. Ringrazio in par­ti­co­lare il sin­da­co, il vice pres­i­dente del­la Pro loco, Gabriele Tosi, l’ideatore del Palio, Alfre­do Meda, Gian­lu­ca Cas­tri­ni, Sil­vano Buz­za­c­chet­ti». Il com­pi­to del­la Pro loco non si esaurisce qui: «Dob­bi­amo imp­ie­gare le nos­tre risorse anche in altre attiv­ità, come la val­oriz­zazione del ter­ri­to­rio. Bisogna che Poz­zolen­go diven­ti un’at­trazione per le feste». La ser­a­ta di mart­edì 13 è sta­ta ded­i­ca­ta ai Gran­di sapori. Era­no pre­sen­ti cinque delle dod­i­ci aziende vitivini­cole di Poz­zolen­go che han­no pre­sen­ta­to i loro prodot­ti. Sono sta­ti pre­sen­tati i piat­ti tipi­ci locali, inizian­do dal salame per il riconosci­men­to d’o­rig­ine. La ser­a­ta è pros­e­gui­ta con una grigli­a­ta mista (salamelle, cos­tine, costate), fagi­oli con le cotiche, for­mag­gi, dol­ci (tra cui il «chisol sula gradela», la focac­cia cot­ta sul­la grati­co­la). Ha alli­eta­to i parte­ci­pan­ti l’orches­tra Borghet­ti. In defin­i­ti­va, nonos­tante l’osta­co­lo del­la piog­gia e il rin­vio, la set­ti­ma edi­zione pos­tic­i­pa­ta del Palio di S. Loren­zo ha ottenu­to un buon suc­ces­so.

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