domenica, Aprile 28, 2024
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La società di navigazione costretta a chiudere lo scalo veronese di Castelnuovo che serve il parco divertimenti. Il lago continua a calare: ridotta da ieri la portata del Mincio

La siccità colpisce Gardaland

Salta il primo scalo dei battelli della Navigarda a causa della perdurante siccità. Ieri, con uno scarno comunicato, l’azienda di navigazione pubblica ha comunicato che, fino a quando non torneranno le garanzie per l’attracco dei battelli, lo scalo di Castelnuovo del Garda, che serve soprattutto il parco di divertimenti di Gardaland, resterà chiuso. I fondali del porto, ormai ridotti a pochi decine di centimetri, non consentono le manovre in sicurezza delle motonavi, il cui pescaggio varia da modello a modello. Non parliamo degli aliscafi, la cui chiglia può arrivare fino a 4 metri di profondità, ma di semplici battelli. Ma qual è la situazione nel resto del Garda? «Per il momento – riferisce a Bresciaoggi l’ingegnere Marcello Coppola, direttore d’esercizio della Navigarda – non sono previste interruzioni negli altri porti del Benaco. Tutto andrà avanti come prima. A Moniga il fondale è a posto, così come quello di Sirmione, il cui canale d’accesso è stato dragato anni fa con perizia e massima garanzia. Il record negativo delle acque del lago di Garda, comunque, rimane quello del 2003, quando la siccità fu così intensa che mise a repentaglio non solo il nostro servizio pubblico ma anche la navigazione in generale». Già, la navigazione da diporto. Mentre i canali in cui transitano i battelli e gli aliscafi della Navigarda sono regolarmente dragati, gli accessi ai porti pubblici restano in balìa delle escursioni dei livelli. Ora, se la siccità dovesse perdurare, anche le imbarcazioni da diporto, in particolare quelle a vela il cui pescaggio si aggira tra i due e i tre metri, potrebbero restarsene agli ormeggi. E’ già accaduto due anni fa. Ieri il Consorzio del Mincio, a fronte dei bassi livelli, ha dovuto ridurre da 70 a 60 metri cubi al secondo il prelievo di acqua per l’irrigazione. La settimana prossima, alla Comunità del Garda, si terrà un nuovo vertice con il presidente Pino Mongiello, il responsabile del Consorzio irriguo Massimo Lorenzi, e il direttore dell’autorità interregionale del Po, Luigi Mille. Ma più che i vertici, ci vorrebbero abbondanti pioggie.

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