domenica, Giugno 4, 2023
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L’olivaia di Arco in un libro

Sarà pre­sen­ta­to domani — giovedì 3 otto­bre — al Cas­inò munic­i­pale di Arco, nel­l’àm­bito degli even­ti in pro­gram­ma per l’edi­zione 2013 del «Giro­lio d’I­talia», il libro «Arco e la sua oli­va­ia», a cura di Fioren­za Tisi per l’A­gen­zia provin­ciale per la pro­tezione del­l’am­bi­ente. La pre­sen­tazione inizia alle ore 20.30.

Un vol­ume ded­i­ca­to all’o­li­va­ia di Arco che vuole essere un ringrazi­a­men­to alla pas­sione e alla dedi­zione con cui è colti­va­to, oggi come in pas­sato, l’o­li­vo. Una pas­sione e una dedi­zione che con­tribuis­cono a tute­lare il pae­sag­gio di stra­or­di­nar­ia bellez­za che nel Cinque­cen­to Albrecht Dür­er immor­talò in un cele­bre acquerel­lo, espos­to quest’es­tate al Lou­vre di Pari­gi. Oggi l’o­li­va­ia cos­ti­tu­isce un grande par­co, una sor­ta di filo con­dut­tore che riu­nisce Arco, Romar­zol­lo e l’Oltre­sar­ca, un tem­po Comu­ni dis­tin­ti, tut­ti acco­mu­nati dai ter­raz­za­men­ti di olivi. La pub­bli­cazione è real­iz­za­ta con il sosteg­no del­la Provin­cia autono­ma di Tren­to.

Dopo l’ade­sione del Comune di Arco all’as­so­ci­azione nazionale «Cit­tà del­l’o­lio» e la nasci­ta del­l’Ac­cad­e­mia del­l’uli­vo e del­l’o­lio, ques­ta pub­bli­cazione cos­ti­tu­isce un nuo­vo, irri­n­un­cia­bile stru­men­to di val­oriz­zazione di un ambi­ente nat­u­rale di stra­or­di­nario val­ore e di un pae­sag­gio di rara bellez­za.

La cos­ta, con i suoi ter­raz­za­men­ti colti­vati, è il miglior bigli­et­to da visi­ta di Arco: sono moltissime le per­sone che si sono innamorate di questo ter­ri­to­rio pro­prio gra­zie all’o­li­va­ia, un vero e pro­prio anfiteatro nat­u­rale che dom­i­na la valle del Sar­ca e get­ta lo sguar­do fino al . Non a caso il ter­mine da sem­pre uti­liz­za­to è «oli­va­ia» e non «ulive­to», pro­prio in virtù del­la con­no­tazione pae­sag­gis­ti­ca, pre­mi­a­ta anche recen­te­mente con la men­zione nel con­cor­so «Il tur­is­mo incon­tra l’a­gri­coltura» pro­mosso dal­l’Eure­gio.

Il vol­ume di 144 pagine è in tre lingue (ital­iano, inglese, tedesco) ed è arric­chi­to da belle immag­i­ni, molte delle quali real­iz­zate da fotografi arcensi. Per quan­to riguar­da i con­tenu­ti, si avvale sia di con­tribu­ti inedi­ti sia di testi già pub­bli­cati nel­l’am­bito di inizia­tive edi­to­ri­ali di suc­ces­so, quali il cat­a­l­o­go del­la mostra  «Olivi a con­fron­to»  e il cal­en­dario «Cal­en­do­lio 2012».

Il pri­mo capi­to­lo ripor­ta le note botaniche con gli aspet­ti sis­tem­ati­ci, mor­fo­logi­ci e il dia­gram­ma con le fasi veg­e­ta­tive e ripro­dut­tive degli olivi anal­iz­za­ti all’Ar­bore­to di Arco.
Il sec­on­do è ded­i­ca­to all’o­livi­coltura e all’ trenti­no con dati sul­la pro­duzione, sul­la clas­si­fi­cazione, sul­l’o­lio bio­logi­co, sul­la ricadu­ta eco­nom­i­ca.
Seguono poi un appro­fondi­men­to tec­ni­co sul­la clas­si­fi­cazione e l’etichet­tatu­ra del­l’o­lio, sul­l’o­lio nel­la nos­tra dieta, sug­li aspet­ti nat­u­ral­is­ti­ci del­l’o­li­va­ia e sui muret­ti a sec­co.
L’o­li­vo viene vis­to anche sot­to il pro­fi­lo mito­logi­co e reli­gioso, sec­on­do un per­cor­so che, a par­tire dagli olivi nel , ne segue le orme dal­l’E­git­to all’an­ti­ca Gre­cia fino all’Im­pero romano, per poi gettare luce sug­li aspet­ti artis­ti­ci.

Com­ple­tano il vol­ume gli appro­fondi­men­ti ded­i­cati all’o­li­va­ia di Arco negli antichi doc­u­men­ti e alla tradizione delle passeg­giate tra gli olivi: una prat­i­ca ame­na, salutare, ben descrit­ta nelle guide storiche e quan­to mai attuale.

I testi sono di vari autori: Lui­gi Amadori, Ivo Bert­a­mi­ni, Francesca Cesaro, , Mas­si­mo Fer­rari, Wal­ter Larcher, Alessan­dro Mar­sil­li, Giu­lia Mat­teot­ti, Fran­co Mich­e­lot­ti, Fioren­za Tisi, Romano Tur­ri­ni.

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