mercoledì, Maggio 8, 2024
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Stravince con una lista che è l’unica di centrosinistra sulla riviera saldamente in mano al Polo per cento la maggior percentuale di consensi di tutti i candidati del Triveneto

Lombardi, sindaco record. È stato rieletto con 1.854

Nemmeno il giorno dopo l’eclatante successo elettorale Giuseppe Lombardi, cinquantanni ingegnere, rieletto a furor di popolo primo cittadino del centro lacustre, si lascia andare a toni trionfalistici. Nonostante abbia raccolto una percentuale «bulgara» (84,5%), lasciando solo le briciole al trentaseienne vigile Matteo Seppi (10,7%) e al ristoratore Luciano Guarnati (4,8%.), preferisce nascondersi dalla ribalta. Questione di carattere, di rispetto per gli avversari anche se poi non mancano i motivi per cantare vittoria. A partire dalla valanga di consensi ottenuti (1.854 su 2.271 votanti) che lo proiettano nell’olimpo dei sindaci più gettonati d’Italia, primo in assoluto nel Triveneto. Lunedì sera, subito dopo il verdetto finale, il suo primo pensiero era andato ai tre della sua lista rimasti fuori dal Consiglio comunale. Un vero dispiacere per chi già al momento di allestire la squadra aveva optato per un una rosa di quattordici candidati anziché sedici come previsto dalla legge. Un segno di sicurezza nella vittoria finale ma soprattutto una scelta per avere poi meno delusi da consolare. «È stata una decisione condivisa da tutto il gruppo sulla falsariga di questi ultimi cinque anni amministrativi dove tutte le delibere di Giunta e di Consiglio sono state prese all’unanimità», precisa Lombardi. «Non escludo che proprio la coesione dimostrata da “Malcesine Duemila” sia alla base di questo inaspettato risultato», dice ancora il primo cittadino. «Eravamo sicuri del successo ma mai avremmo pensato di raggiugere simili vette: le nostre proiezioni erano attorno al 70%». I maligni sostengono che non avete avuto avversari degni di tale nome. «Non sta al sottoscritto entrare nel merito della questione. Di certo abbiamo lavorato per rinforzare la lista. La riprova i 136 voti raccolti dal trentenne Claudio Bertuzzi, alla sua prima esperienza politica, o le preferenze andate a Roberto Furioni di Cassone il più votato tra i consiglieri (173)». Alle spalle di Furioni, ex assessore nel periodo 1985-’89, si è piazzato Ferdinando Sbizzera (141) che rispetto all’ultima tornata amministrativa ha raccolto ben 94 preferenze in più. «Il segreto del nostro successo? Senza dubbio il lavoro e l’attenzione a un po’ tutte le categorie sociali», afferma convinto l’assessore al bilancio uscente. «Non dimentichiamo poi che a Malcesine abbiamo con i fatti e non con le parole mantenute le tasse al minimo. Mi riferisco in particolare all’Ici sulla prima casa e alla rinuncia all’addizionale Irpef», sottolinea Sbizzera residente a Isola della Scala e iscritto come il sindaco Lombardi e altri rappresentanti di «Malcesine Duemila» al Pds. Una vittoria dunque targata centrosinistra in una Riviera degli Olivi saldamente in mano al Polo. «Non punterei tanto su di un mero discorso partitico o di contrapposizioni tra sinistra e destra, tutti concetti che poco hanno a che spartire con i nostri paesi», tiene a puntualizzare Lombardi. «La nostra è sostanzialmente una lista civica che unisce più anime. La riprova la presenza di Giuliano Colombo (105 preferenze, n.d.r. ) iscritto a Forza Italia o quella di Bertuzzi vicino politicamente alla Lega». È confermata l’intenzione di allargare il numero degli assessori da quattro a sei? «Certo e non per calcoli politici ma solo per l’esigenza di coinvolgere più persone nella vita amministrativa. Non faremo comunque ricorso ad assessori esterni e la composizione della nuova Giunta non sarà per forza legata al calcolo delle preferenze». Intanto di fronte alla forza dei numeri del riconfermato sindaco s’inchina anche Vittorio Dapretto, attuale cordinatore locale di Fi che ha appoggiato la lista di Matteo Seppi «Uniti per Malcesine». «Lombardi ha vinto perché ha puntato su di un rapporto diretto con la popolazione, aiutando i privati a risolvere i loro problemi legati alla ristrutturazione di edifici, alla strada e quanto altro. Di contro ha fatto poco o nulla per la crescita d’immagine del paese: una perla del lago sempre più sbiadita».

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