Il Garda è più sicuro di qualche anno fa? Senza dubbio, sì. Dal terribile naufragio di sei anni fa, nel quale persero la vita tre turisti inglesi, si è fatta molta strada in termini di sicurezza. La Comunità del Garda ne ha fatto un obiettivo forte, da perseguire in più ambiti: in acqua e su strada. E la propria sede di Gardone è diventata, di fatto, la sede del coordinamento di una serie di servizi qualificati che hanno nella gestione del 118 interprovinciale il fulcro principale. L’intesa con il 118 è stata fortemente voluta dal primario del servizio di Brescia, Dr. Marzollo, cui hanno aderito gli omologhi servizi dell’area veronese e di quella trentina. Di sicurezza si parlerà oggi a Bogliaco, dove è sistemata logisticamente la Guardia Costiera con la sua motovedetta e con un equipaggio di dodici uomini, al comando di Marco Ravanelli. Saranno presenti il Presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli il prefetto di Brescia Cortellessa Dell’Orco, il Comandante della capitaneria di Porto di Venezia, ammiraglio Calcagno, l’assessore alla mobilità e ai trasporti della Provincia di Brescia Valerio Prignachi. Sarà quella la sede per effettuare il consuntivo della stagione 2004, e per conoscere il numero di ore impegnate dell’equipaggio, le miglia percorse, i salvataggi effettuati. Quel che è noto, fin d’ora, è che, fortunatamente, gli interventi dei casi limite sono stati inferiori rispetto allo scorso anno, mentre il periodo di permanenza del servizio è cresciuto di due mesi (da 4 a 6: maggio – ottobre). Si parlerà degli eventi drammatici del 2003, in particolare della giornata in cui si svolse il trofeo Gorla, con un lago mai visto in quella sua furia ondosa che ha provocato scompiglio tra i regatanti, numerosi finiti in acqua con le barche rovesciate. Su sollecitazione della Comunità del Garda all’equipaggio della Guardia Costiera è stato assegnato un importante riconoscimento governativo che sarà conferito in Broletto con una specifica cerimonia pubblica nel prossimo novembre. La sicurezza, dunque, ha un suo prezzo: esige impegno e mobilitazione di tutte le forze disponibili, su tutto il lago. Sulla sponda veronese si è attivato, quest’anno, il servizio di idroambulanza d’intesa con i volontari della Croce rossa italiana e dei comuni rivieraschi. Su strada, invece, in particolare nel tratto bresciano tra Limone e Sirmione, ogni fine settimana è stato garantito il servizio di motoambulanza, con la presenza di personale sanitario. Da parte sua, la Provincia di Brescia, con l’assessorato di Valerio Prignachi, ha sperimentato la nuova boa, più sicura, per chi pratica attività subacquea. Le prospettive che si aprono per la stagione 2005 faranno segnare ulteriori passi in avanti. Nel settore sicurezza, oltre ai servizi attuati, va dato anche ampio spazio all’informazione in lingua italiana e in lingua straniera. Per questo, il proficuo rapporto con l’Adac sarà mantenuto anche nel prossimo anno.
!
Il presidente della Comunità del Garda elogia la Guardia costiera