Un nuovo esame del DNA è stato richiesto nell'ambito del processo per l'omicidio del gioielliere Carlo Mortilli, avvenuto nel maggio 1997 presso il parcheggio del West Garda Hotel a Padenghe sul Garda. Alessando Galletta, un 50enne siciliano ritenuto presunto complice, sarà oggetto di ulteriori accertamenti per stabilire la sua eventuale colpevolezza. La Corte di Assise di Brescia ha fissato come termine ultimo per verificare la presenza di materiale genetico sufficiente aprile 2025, in riferimento a una calza da donna trovata durante la rapina che ha portato alla morte di Mortilli.
La rapina si era conclusa tragicamente con il gioielliere ucciso a colpi di pistola mentre tentava di difendere i suoi beni. Due uomini erano già stati condannati per l'accaduto: Marcello Fortugno a 17 anni e 8 mesi e Fabio Cosoleto a 4 anni. Durante il processo, l'ex generale dei RIS Luciano Garofano ha espresso dubbi sull'affidabilità delle tracce biologiche rinvenute, definendole "poco pulite" e in quantità esigue, suggerendo potenziali sbilanciamenti nelle analisi effettuate.