sabato, Luglio 27, 2024
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Bersani dovrà sancire la «concessione» definitiva dell’attività aerea a Montichiari.

Oggi si decide sul futuro del d’Annunzio

Si scriverà con ogni probabilità oggi, a Roma. un altro importante capitolo della storia dell’aeroporto bresciano, il «D’Annunzio» di Montichiari. É infatti in programma all’Asso-aeroporti la riunione con il ministro dei Trasporti, Bersani. che si spera assegni anche alla struttura bresciana la «concessione» definitiva all’esercizio aereo. Come altri aeroporti italiani, lo scalo di Montichiari ha infatti iniziato l’attività in un regime sostanzialmente provvisorio al quale si dovrà sostituire quello definitivo. A Roma, per sostenere le ragioni del «D’Annunzio» non ci sarà nessun bresciano, ma il presidente della «Catullo», Fernando Sanson, che sarà però in collegamento stretto con gli ambienti della Provincia ed in particolare con l’assessore ai Trasporti, Vigilio Bettinsoli. «Il definitivo via libera romano – spiega l’assessore – è elemento decisivo per disegnare con serenità il futuro societario dello scalo bresciano. Con quest’ultimo ’timbro’ , già il 17 luglio porteremo in Consiglio provinciale atto costitutivo e statuto della nuova società di gestione della quale faranno parte inizialmente «Catullo», in maggioranza, Provincia e Camera di Commercio». Proprio la nuova società, la «D’Annunzio Spa», potrebbe essere la chiave di volta non solo per chiarire l’assetto della proprietà e dei diritti, ma pure per disegnare una strategia di sviluppo aggressiva per i prossimi mesi. «Il primo passo dei nuovi amministratori – aggiunge infatti Bettinsoli – sarà proprio l’allargamento della base sociale, anche mediante un aumento di capitale ad hoc. Abbiamo già contatti importanti con la Sabco, che gestisce Orio al Serio e la Dmg, il colosso americano interessato al traffico merci. In questo passaggio uno spazio potrebbe essere riservato anche alla partecipazione di altri operatori, pubblici e privati, ad operatori turistici o a vettori che volessero puntare con noi sulla crescita del sistema aeroportuale del Garda». Non a caso proprio Bettinsoli allude al sistema di aeroporti benacensi, perchè notizie sempre più insistenti, pur se non ancora confermate ufficialmente in sede ministeriale, danno per certa la lenta, inevitabile dismissione, da parte dei militari, dell’aeroporto di Ghedi. Il che consentirebbe di guardare con un occhio diverso ad un sistema aeroportuale centrato proprio sulle due piste gemelle di Montichiari e di Ghedi. Fin d’ora, comunque, anche Guido Galperti, consigliere provinciale e membro bresciano del Consiglio di amministrazione del «Catullo» invita tutti a pensare in termini di «sistema aeroportuale» ancor prima di guardare agli assetti societari. «Quando abbiamo avviato l’operazione aeroporto di Montichiari – ricorda Galperti – abbiamo pensato ad un polo autonomo di servizi legati al trasporto aereo di persone e di merci, integrato in un sistema vasto che comprendesse Verona e Bergamo. Un polo, in qualche modo anche alternativo a Malpensa, che offrisse alle popolazioni ed agli operatori economici di questa parte d’Italia collegamenti rapidi ed efficienti, a costi concorrenziali, con il resto d’Europa e del Mondo. Ora si tratta di dare concretezza a questo disegno, verificando innanzitutto con Bergamo gli interessi realmente convergenti. Se si troverà, come io credo, questa assonanza di obiettivi, una soluzione societaria o di semplice collaborazione non sarà difficile da sottoscrivere, anche rapidamente». Sul possibile posizionamento di aerei e rotte della compagnia veneta Volare Airlines a Montichiari, Galperti mostra poi per intero il suo consenso. «Volare annuncia in questi giorni una significativa espansione con l’acquisizione di AirEurope – commenta – É una compagnia giovane che sta vivendo un momento d’oro, con progetti e programmi su vasta scala. Potrebbe essere davvero interessante se questo vettore, cresciuto rapidamente su altri scali, prendesse in considerazione l’ipotesi di utilizzare anche il D’Annunzio». Nelle parole di Galperti, pur nell’estrema riservatezza, c’è comunque la convinta sottolineatura che in questa possibile intesa un ruolo non marginale spetti a Brevivet ed ai bresciani che detengono quote significative nel capitale di Volare. «Il nostro aeroporto sta crescendo – afferma Galperti – : i voli di Ryanair si stanno rivelando un successo, il Montichiari-Roma ed il Montichiari-Olbia funzionano. É questo il momento di cominciare ad intavolare qualche ragionamento operativo con altri operatori. Ed è naturale che guardiamo innanzitutto a vettori e tour operator importanti, dinamici, anch’essi in fase di sviluppo. Da qui nascono i nostri contatti con Volare, soprattutto attraverso Brevivet ed i bresciani che partecipano a questa compagnia aerea. Ed il fatto che il pellegrinaggio diocesano di quest’anno, organizzato da Brevivet col Vescovo, parta l’11 luglio da Montichiari con un Airbus di Volare ha per noi un significato simbolico da non trascurare». A parere del consigliere della «Catullo», Giovanni Sesana e la Brevivet non sono inoltre soltanto azionisti di Volare, bensì «interlocutori di primo piano proprio in qualità di tour operator leader in un settore specializzato». Ed al di là delle parole ufficiali, qualche idea sulle possibili collaborazioni sembra già peraltro esserci: «Aprire una rotta in un nuovo aeroporto è un investimento importante per compagnia e tour operator; è per questo motivo che la gestione aeroportuale deve varare politiche commerciali in grado di agevolare quello che in termine tecnico si chiama start up. Occorre insomma creare condizioni economiche vantaggiose per chi parte e per chi arriva. Ed è proprio quello che ’D’Annunzio spa’ dovrà mettere in campo rapidamente». Gianfranco Bertoli

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