lunedì, Maggio 29, 2023
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Omaggio a Nino Rota

La World Youth Orches­tra, cre­a­ta dal Mae­stro Dami­ano Giu­ran­na che ne è anche il Diret­tore, è com­pos­ta da cinquan­ta gio­vani musicisti scelti tra i migliori allievi dei Con­ser­va­tori di tut­to il mon­do.  Il pro­gram­ma del­la ser­a­ta prevede l’ese­cuzione, in aper­tu­ra, del Con­cer­to per Archi di Nino Rota. A seguire, la Suite Sin­fon­i­ca trat­ta dal­l’indi­men­ti­ca­bile colon­na sono­ra del cap­ola­voro di Fed­eri­co Felli­ni “La stra­da”, per il quale Rota com­pose uno tra i temi più famosi nel­la sto­ria del cin­e­ma mon­di­ale. In con­clu­sione, la World Youth Orches­tra eseguirà la Sin­fo­nia n°4 di Felix Mendelssohn Bartholdy, conosci­u­ta come l’I­tal­iana per­ché com­pos­ta tra il 1829 e il 1831 durante un sog­giorno ital­iano del suo autore.Una fres­ca pen­nel­la­ta che più che descri­vere l’e­suber­an­za dei col­ori e dei pae­sag­gi ital­iani, rende percettibili quelle sen­sazioni, quegli entu­si­as­mi, quel cli­ma qua­si esoti­co che così pro­fon­da­mente ave­vano avvin­to lo spir­i­to del gio­vane musicista. Si chi­ude così,  dunque, il pri­mo week­end di quest’edi­zione 2011 del Fes­ti­val, sem­pre nel seg­no del­la grande musi­ca.   Biografia Nino Rota    “Lui sa che in un film la musi­ca è solo un’ap­parizione mar­ginale, qual­cosa di sec­on­dario… da sot­to­fon­do”. Paro­la di Fed­eri­co Felli­ni, che per oltre ven­ticinque anni affidò le colonne sonore dei suoi film ad un musicista paziente, disponi­bile e, modesto. Nonos­tante un Oscar  per “Il Padri­no” di Fran­cis Ford Cop­po­la, nonos­tante, da pic­co­lo fos­se sta­to un bam­bi­no prodi­gio e avesse scrit­to a soli undi­ci anni la sua pri­ma com­po­sizione. Nato a il 3 dicem­bre 1911, da gio­vanis­si­mo è allie­vo di Ilde­bran­do Pizzetti e di Alfre­do Casel­la. Trasfer­i­tosi a Roma, nel 1930 si diplo­ma al di San­ta Cecil­ia e con­tem­po­rane­mente fre­quen­ta la Facoltà di Let­tere. Dopo una bor­sa di stu­dio negli Sta­ti Uni­ti, tor­na in Italia ed inizia l’at­tiv­ità con­cer­tis­ti­ca come diret­tore d’orches­tra, pianista e com­pos­i­tore. Inseg­nante e diret­tore di con­ser­va­tori, nei pri­mi anni ’40 scrive la sua pri­ma colon­na sono­ra (“Zazà”, Rena­to Castel­lani, 1942).  Da questo momen­to, anche se con­tin­uerà a fir­mare com­po­sizioni sin­foniche e da cam­era, musiche di sce­na, per il bal­let­to e per opere teatrali, il suo nome avrà un pos­to d’onore nel­la sto­ria del cin­e­ma e diven­terà famoso gra­zie ai film di Fed­eri­co Felli­ni. Sto­rie in bian­co e nero, come “I vitel­loni” (1953) o “La stra­da” (1954), ma anche sug­ges­tive visioni col­orate (“Felli­ni Satyri­con”, 1969, o “Casanova”,1976). Un incon­tro felice.  Due gran­di artisti, vici­no ad un pianoforte, inten­ti a seguire le trac­ce di gel­somine, cabirie, sce­ic­chi bianchi, mar­cel­li, gradis­che, saragh­ine e clowns. Predilet­to da Mon­i­cel­li, Comenci­ni, Petri, Dami­ani e Zef­firelli, “tradisce” ripetu­ta­mente Felli­ni con Luchi­no Vis­con­ti, reg­ista raf­fi­na­to ed esi­gente in fat­to di musi­ca, che lo sceglie per cap­ola­vori come “Roc­co e i suoi fratell”i e “Il Gat­topar­do”. Autore ver­sa­tile e pro­lifi­co, nel 1964 non dis­deg­na di scri­vere la par­ti­tu­ra di un cele­bre sceneg­gia­to televisivo,”Il gior­nali­no di Gian Bur­ras­ca” (Lina Wert­müller). Cinquan­ta can­zoni, la più cele­bre delle quali, “La pap­pa col pomodoro” por­ta­ta al suc­ces­so da Rita Pavone, mantiene per molto tem­po il pri­mo pos­to nel­la clas­si­fiche discogra­fiche. Nel cor­so del­la sua pres­ti­giosa car­ri­era, pri­ma del­l’in­con­tro con Cop­po­la, col­lab­o­ra con reg­isti stranieri, come King Vidor (“Guer­ra e pac”e, 1956) o Sergej Bon­dar­cuk (“Water­loo”, 1970). L’ul­ti­ma colon­na sono­ra che scrive è anco­ra per un film ital­iano (“Ernesto”, Sal­va­tore Sam­peri, 1979). Muore a Roma il 10 aprile 1979.   Dami­ano Giu­ran­na   Vero figlio d’arte, Dami­ano Giu­ran­na, fonda­tore del­la World Youth Orches­tra, nasce a Roma il 10 luglio 1964. Inizia la sua car­ri­era artis­ti­ca diplo­man­dosi in vio­li­no al Con­ser­va­to­rio “S. Cecil­ia” di Roma, con il mas­si­mo dei voti. La direzione d’orches­tra è la sua pas­sione, decide così di seguire ques­ta stra­da attin­gen­do ad espe­rien­ze e influs­si di gran­di diret­tori quali Sergiu Celi­bidache, Gian­lui­gi Gel­met­ti e Bruno Giu­ran­na. L’arte è un affare di famiglia. Il tal­en­to musi­cale di Dami­ano Giu­ran­na segue le orme del­la non­na, Bar­bara Giu­ran­na, classe 1899, famosa com­positrice. Anche il non­no era uomo di musi­ca (diret­tore d’orches­tra, fu diret­tore artis­ti­co del San Car­lo di Napoli) come pure lo zio Bruno, oggi vio­lin­ista e diret­tore d’orches­tra e didat­ta. Di pari pas­so con i notevoli suc­ces­si ottenu­ti diri­gen­do l’Orches­tra Regionale del Lazio, i Salzburg­er Cham­ber Soloist e l’Ensem­ble Arth­mòs, il mae­stro Giu­ran­na non ha mai smes­so di pro­porre nuove idee e stu­di­are prog­et­ti in cui le varie forme artis­tiche pos­sano mesco­lar­si non solo con fini cul­tur­ali, ma anche sociali. Nel mag­gio 1995, Giu­ran­na pre­sen­ta a Roma, pres­so il teatro Valle, la man­i­fes­tazione “Musi­ca per la Vita”, patro­ci­na­ta da gran­di nomi del mon­do del­la scien­za, del­l’arte e delle isti­tuzioni. Nel 1997, all’in­ter­no del prog­et­to “L’Arte per la Vita, una Via al Giu­bileo del 2000”, il M° Giu­ran­na dà vita alla man­i­fes­tazione “L’Arte nel Sociale” con un pro­gram­ma che alter­na brani musi­cali a poe­sie del Bel­li e del­la tradizione romanesca. Il prog­et­to viene ripreso nel 1997, pun­tan­do l’at­ten­zione sul­l’in­con­tro tra le tre cul­ture reli­giose monoteiste. Nasce così “Sac­ri Suoni, l’arte nel cul­to”, che por­ta in sce­na al Teatro Olimpi­co di Roma musiche del­la tradizione cris­tiana, ebraica e islam­i­ca. Nel 2001, Giu­ran­na fon­da la World Youth Orches­tra, for­ma­ta da gio­vani musicisti di tut­to il mon­do. Giu­ran­na ne è pres­i­dente e diret­tore musi­cale. Nel­lo stes­so anno, crea a Roma il Fes­ti­val Inter­nazionale dei Gio­vani Musicisti, che si è impos­to come uno dei più impor­tan­ti even­ti musi­cali europei. Nel luglio 2003, Giu­ran­na ha ottenu­to la medaglia e la Tar­ga d’Ar­gen­to del Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca Ital­iana, riconosci­men­to des­ti­na­to a per­son­al­ità che si sono dis­tinte per il loro impeg­no cul­tur­ale e sociale. Il mae­stro si ded­i­ca anche alla com­po­sizione.   

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