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E protagonista non è soltanto il lago. Successo ad Arco per la nona rassegna dedicata all’editoria gardesana, domenica la conclusione

Pagine del Garda, oltre mille titoli

Oltre mille titoli di un centinaio fra case editrici, enti e associazioni di sei province. Una rassegna del libro, quella ospitata nel salone delle feste del Casinò arcense che si concluderà domenica, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e riscontrando soprattutto l’interesse del mondo culturale al richiamo non solo del bacino benacense e del suo immediato entroterra, ma anche delle circostanti vallate sia del Trentino e del Bresciano che delle colline moreniche del Veronese e del Mantovano. Promossa dall’associazione culturale «Il Sommolago» e resa fattibile grazie alla sinergia tra enti pubblici e privati, «Pagine del Garda» mette il sigillo alla nona edizione, dopo i significativi appuntamenti dei giorni scorsi, presentando due notevoli lavori editoriali: domani pomeriggio alle ore 16 sarà presentato «Il lago di Garda», opera scritta da alcuni dei maggiori studiosi dell’area gardesana, che hanno mirato a fissare in queste pagine le conoscenze accumulate nel tempo. Un volume di 450 pagine, «che si avvale di una documentazione iconografica d’eccezione, consistente in cartografie e documenti d’archivio di rara bellezza e grande efficacia ermeneutica, oltre che di fotografia e apparati iconografici appositamente realizzati». L’opera – a cura di Ugo Sauro, Carlo Simoni, Eugenio Turri, Gianmaria Varanini ed edita dalla Cierre Edizioni di Sommacampagna in collaborazione con il Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova – intende proporre «una lettura nuova del Lago di Garda, considerandolo come spazio unitario nel quale hanno operato forze (politiche, economiche, culturali) storicamente e geograficamente diverse, benché tutte condizionate dalla lacualità del territorio gardesano». Un Garda visto «come uno dei tanti spazi regionali o microregionali in cui si articola l’Europa, sia pure con tutto il suo carico di storie e di particolarissimi rapporti uomo-natura di matrice locale e regionale». Vengono pertanto descritte le ragioni che stanno «all’origine della sua condizione fisica, cioè del lago come machina idraulica e come invaso geologico strutturale, motivazione prima di ogni articolazione antropica; e poi le ragioni della storia che attraverso i secoli ha intessuto intorno al lago una rete di insediamenti e di attività umane fittissima» (dalla pesca al turismo ecc.). Non da ultimo la ricerca degli sviluppi «dell’idea gardesana, del mito gardesano, dalle origini (catulliane) sino ai giorni nostri, nel quadro dell’Italia d’oggi e, non secondariamente, dell’Europa, in cui il Garda si innesta come area di forte spessore economico e di originali sviluppi». Il libro sarà presentato da Gino Tomasi e Franco de Battaglia. Pagine del Garda chiuderà i battenti domenica con la presentazione alle ore 16, da parte di Luciano Bonuzzi e Francesco Marchioro, del libro di Martin Freud «Mio padre Sigmund Freud». Mostra del libro, quella arcense, partita sabato scorso con la presentazione di un lavoro-indagine dell’arcivescovo di Trento Luigi Bressan su eventi che hanno colpito tutti i centri abitativi delle zone dell’Alto Garda in seguito all’invasione francese del Trentino nel 1703. La rassegna oggi, venerdì, è aperta dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; domani e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19.

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