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Tra modelle e bimbi smarriti è polemica per il body painting. Il parroco si sarebbe lamentato per le ragazze vestite solo di colori

Ricca d’imprevisti la penultima tappa a Torri

Di tutto di più. Nella penultima tappa del Festival del Garda è avvenuto quanto mai è capitato nelle precedenti dieci tappe. Piccoli sfasamenti uniti a memorabili topiche che hanno surriscaldato, alimentato e reso elettrizzante la già forte tensione che si respirava dietro le quinte dello spettacolo itinerante. In ballo diversi titoli da assegnare: la fascia di «più bella del lago di Garda», la vincitrice nella sezione Interpreti e la scelta dei tre «body painte», che al al pari di altre due nuove proposte musicali formeranno il cast della finalissima in programma giovedì 7 settembre a Torbole, con spettacolo ripreso dalle telecamere di Raidue. Si è trattato di una serata ricca di emozioni che non ha mancato di proporre altri inaspettati spunti, come la ricerca dei genitori di un bimbo italiano di nove anni smarritosi sul lungolago del centro lacustre. Impaurito e piangente, nonostante l’attenzione e il calore subito profuso nei suoi confronti da una famiglia e da alcuni artisti del Festival, ha aspettato per più di mezz’ora che mamma o papà rispondessero agli appelli più volte lanciati dal palco dalla splendida Debora Mannoni. È toccato a Stefano Bianchini, presidente provinciale della pallavolo Verona, accompagnare il piccolo tra i bar di Torri fino a ritrovare, dopo una breve ricerca, i genitori tutt’altro che preoccupati dell’assenza del figliolo. Il tutto mentre il concorso canoro continuava a proporre la sfida tra i cantanti, l’esibizione del corpo di ballo «The Gamblers» del coreografo Nando De Bortoli, la passerella delle dodici miss finaliste, prima in elegante abito da sera poi in bikini, e la sfilata di sette modelle con il corpo coperto solo dai colori dei maestri della pittura. Esibizione che ha attratto l’attenzione del folto pubblico ma che non ha mancato, nelle ore precedenti la passerella, di suscitare la protesta della chiesa locale. «Si, mi è stato riferito da più di un concittadino che il parroco si sarebbe lamentato per le due giorni dedicata al body painting, manifestazione collaterale al Festival del Garda», ha ammesso dietro le quinte il sindaco Giorgio Passionelli. «Sinceramente però non ho avuto modo di parlare con il sacerdote», ha conluso il primo cittadino attento a non alimentare sterili polemiche o battaglie di costume. Ciliegina sulla torta, a rendere irripetibile lo spettacolo in riva al lago, l’involontario errore di lettura, al momento della proclamazione della Miss del Garda, del presidente di giuria Franco Battaglia, vicepresidente di Federmodelle e direttore dell’agenzia New Faces di Milano. Un imbarazzo consumato nell’arco di pochi decimi di secondi con il sorriso radioso della bionda Jade Canali, 17 anni di Gallarate, che si è spento tra le braccia della mora Annalaura Migliorati, 23 anni di Padenghe (ma originaria di Villachiara), d’incanto passato da damigella a più bella del reame. Terzo posto e fascia di Miss Buona Vacanza per Jovana Baldo, 21 anni di Rovereto ma di origini slave, mentre «più bella di Torri» è stata eletta la padovana Eleonora Sorato, 20 anni, di Borgo Ricco. Nella sfida tra Interpreti successo finale e trofeo Lago d’oro assegnato a Sonia Dal Bosco, 28 anni di Castelnuovo del Garda. Più staccate la vicentina Elena Tavella e Stefania Marai, 36 anni di Lazise. Infine ha ottenuto il diritto d’accesso alla finalissima di Torbole, per la sezione Nuove Proposte, Patty Simon di Verona, e Simon di Bolzano.

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