venerdì, Maggio 3, 2024
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Poprio quando sembrava che tra opposizioni e maggioranza del consiglio comunale di Arco ci fosse un timido riavvicinamento, è successo a quanto pare il patatrac.

Ricorso al Tar per i Consigli irregolari

Poprio quando sembrava che tra opposizioni e maggioranza del consiglio comunale di Arco ci fosse un timido riavvicinamento, è successo a quanto pare il patatrac. E’ stato presentato ricorso al Tar sulle delibere (le variazioni di bilancio, mica si parla di decisioni di poco conto) che le minoranze considerano adottate nel corso di sedute consiliare convocate senza rispettare tutti i crismi. Insomma, non si scherza più. Tutto questo, per assurdo, a fronte di una sorta di ammissione di peccato formale, non sostanziale) da parte del presidente del consiglio comunale arcense Marco Joppi. Che però avrebbe aspettato l’uscita dall’aula dei giornalisti e di qualche consigliere – questa l’accusa mossagli – per questa esternazione. E soprattutto sarebbe rimasto splendidamente solo nella sua richiesta di pubblico perdono. Zitti sindaco, giunta e altri esponenti della maggioranza. E così – a parte Eurocivica e Castello – tutte le altre forze politiche d’opposizione hanno sottoscritto quel ricorso più volte minacciato ma finora tenuto nel cassetto. Spetterà al Tar valutare la legittimità o meno di quegli atti sui quali peraltro la Provincia aveva già fornito un parere legale, favorevole per certi versi ai ricorrenti. Con le nuove “regole”, però, si sa, non basta il “ni”. Deve esserci un ricorso appunto al tribunale amministrativo regionale. Che ieri è partito regolarmente alla volta di Trento. Per la verità non tutti erano convinti di questa azione. Anzi, tra le stesse opposizioni i rappresentanti di Eurocivica ad esempio si erano detti soddisfatti delle “scuse”, sia pure tardive di loppi. Su questa linea a quanto pare anche Mirri del Castello. Qualche distinguo anche in altri gruppi. Ma alla fine, pur con qualche defaillance, ha prevalso la “linea dura”. Resta da capire a questo punto che cosa succederà nella conferenza dei capogruppo. Quella fino a poche settimane fa di fatto disertata dalle minoranze, rimaste costantemente sull’Aventino. E poi frequentata solo dai rappresentanti di Eurocivica e del Castello. “Credo che si debba ripartire dalla conferenza per migliorare non solo i rapporti tra gruppi in consiglio, ma lo stesso lavoro in aula – dice il presidente Joppi – tanto più che mi pare ci sia disponibilità al dialogo, a valutare sul piano operativo, formale, le esigenze di tutti. Certo, se ci si chiude a riccio, se prevalgono i bizantinismi allora…”.Severino Bombardelli (Arco Domani) ieri accennava peraltro agli “atteggiamenti stizzosi” del capogruppo dei Ds, che avrebbero complicato vieppiù le cose. De Laurentis (An) parlava dopo la seduta di venerdì di un presidente “lasciato solo, allo sbaraglio, probabilmente per scaricare su di lui le colpe di tutti”. Su questo non è d’accordo evidentemente il sindaco Veronesi:”Presidente e sindaco ricoprono due ruoli ben distinti in consiglio. Sono d’accordo sull’intervento di Joppi. Anche per questo non sono intervenuto: avrei detto le stesse cose. In ogni caso una volta l’accusa era quella di connivenza tra maggioranza e presidenza del consiglio. Adesso è esattamente quella opposta. Forse è il caso che si mettano d’accordo…”.

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