venerdì, Dicembre 8, 2023
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Rischio frana, ora è fuga da Limone

Altre quindi­ci famiglie di Limone sono state evac­u­ate ieri dalle rispet­tive abitazioni, nel cen­tro del­la parte vec­chia del paese. Van­no ad aggiunger­si alla cinquan­ti­na di nuclei famigliari che le ave­vano pre­ce­dute mer­coledì mat­ti­na dopo l’or­di­nan­za del sin­da­co, , che dispone­va la chiusura di parte del paese.LA MINACCIA che incombe sulle case del cen­tro è cos­ti­tui­ta da due mas­si (uno di 700 metri cubi e l’al­tro di una cinquan­ti­na), appog­giati alle pen­di­ci del monte Mughera, che dom­i­na il pic­co­lo ma impor­tante cen­tro tur­is­ti­co altog­a­rde­sano. I mas­si si trovano ad una quo­ta di cir­ca 300 metri sul lago.L’ulteriore sgombero di ieri, che por­ta a qua­si 200 il totale dei limone­si costret­ti ad abban­donare la pro­pria casa, è sta­to deciso dal sin­da­co in segui­to ad alcune sim­u­lazioni che sono state effet­tuate ieri. I risul­tati han­no mostra­to che la zona da con­sid­er­are a ris­chio è più ampia di quel­la inizial­mente iden­ti­fi­ca­ta. Di con­seguen­za, altre case, poco più a sud di quelle già lib­er­ate, han­no segui­to la stes­sa sorte.In un pri­mo momen­to era sta­ta inter­es­sa­ta la fet­ta di paese com­pre­sa tra l’al­ber­go Azzur­ro (di fronte all’im­bar­cadero) e il vec­chio munici­pio, pos­to al ter­mine del lun­go­la­go. Adesso il cer­chio si è allargato.SI LAVORA nel frat­tem­po: è già inizia­ta l’opera per met­tere in sicurez­za il pri­mo dei due mas­si, quel­lo di una cinquan­ti­na di metri cubi che attual­mente appare come il più peri­coloso. I lavori pre­lim­i­nari con­sistono nel­la per­forazione di roc­cia «sana» alla quale dovrà essere anco­ra­to il mas­so che minac­cia l’abi­ta­to. Dopo la per­forazione si pro­ced­erà a una get­ta­ta in cemen­to che garan­tirà la solid­ità del­l’an­cor­ag­gio e vi saran­no fis­sati tiran­ti in acciaio.Quindi, il macig­no ver­rà ingab­bi­a­to in una rete, al di sopra del­la quale ver­ran­no stese catene, trat­tenute da anel­li di una venti­na di cen­timetri di diametro, che for­mer­an­no una sec­on­da rete di pro­tezione e garan­ti­ran­no ulte­ri­ore sicurezza.IL PAESE SI È FERMATO, intan­to. La vita appare sen­z’al­tro diver­sa e Limone non pre­sen­ta l’aspet­to alle­gro che mar­ca­va il paese fino a pochi giorni fa.C’è da dire che la gente affronta il dis­a­gio sto­ica­mente, con­sapev­ole che non vi siano alter­na­tive, e che la situ­azione non pos­sa essere sottovalutata.Il Comune ha provve­du­to a garan­tire ai cit­ta­di­ni il servizio di sorveg­lian­za del­la parte sgomber­a­ta del cen­tro. Fino alla mez­zan­otte è in servizio la e poi entra­no in azione le guardie giurate.Altro prob­le­ma da affrontare è cos­ti­tu­ito dagli approvvi­gion­a­men­ti, vis­to che nel­la piazzetta sgomber­a­ta ci sono sia un negozio di generi ali­men­ta­ri che una tabac­cheria con annes­sa riven­di­ta di gior­nali. La stra­da per rag­giunger­li è sta­ta pro­tet­ta con un tun­nel in tubo­lari, cop­er­to, che con­sente il tran­si­to e per­me­tte l’op­er­a­tiv­ità dei due negozi, almeno in mat­ti­na­ta.

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