giovedì, Novembre 30, 2023
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Rubate le stazioni della Via Crucis. Per Calmasino è già il terzo furt

Ladri in chiesa a Cal­masi­no. Han­no ruba­to le 14 stazioni del­la Via Cru­cis. Il fur­to è sta­to mes­so a seg­no qua­si sicu­ra­mente nel­la gior­na­ta di lunedì, ma è sta­to scop­er­to però solo qualche giorno dopo. Dice il par­ro­co, don Sante Mon­ese: «Prob­a­bil­mente han­no agi­to di giorno. Dell’assenza mi accor­to pri­ma del­la mes­sa delle otto, mart­edì, quan­do ho aper­to le porte del­la chiesa anco­ra per­fet­ta­mente chiuse dal­la sera prece­dente». È pre­sum­i­bile che i ladri abbiano agi­to indis­tur­bati nel tar­do pomerig­gio di lunedì. «Quan­do sono sce­so in chiesa a chi­ud­ere le porte dall’interno era già notte», dice qua­si scu­san­dosi il par­ro­co, «e non ho nota­to nul­la di stra­no, anche per via delle poche lam­pade accese; quei quadri era­no appe­si alle pareti all’altezza di quat­tro-cinque metri». In realtà si trat­ta di 14 stampe di buona fat­tura, di autore igno­to, risalen­ti ai pri­mi anni dell’Ottocento. Prob­a­bil­mente a quan­do il vesco­vo nell’anno 1810 con­cesse alla chiesa inti­to­la­ta a San Michele la pia prat­i­ca del­la Via Cru­cis. I ladri era­no forse più inter­es­sati alle cor­ni­ci, in leg­no intar­si­a­to e dora­to. «Res­ta comunque l’amarezza di un gesto pro­fana­to­rio», ammette don Sante, «mes­so a seg­no in un luo­go ded­i­ca­to al cul­to e con l’asporto di immag­i­ni legate alla tradizione popolare».Per la par­roc­chiale di Cal­masi­no si trat­ta del­la terza incur­sione: qualche anno fa venne ruba­to un leg­gio, prece­den­te­mente invece venne asporta­ta dal taber­na­co­lo la por­tic­i­na in met­al­lo. Negli ulti­mi mesi fur­ti nelle chiese sono sta­ti denun­ciati un po’ ovunque. Nel­la zona del Gar­da in agos­to dal­la par­roc­chiale di Pacen­go è spari­ta una Via Cru­cis del Set­te­cen­to di notev­ole val­ore, opera di artisti di scuo­la veronese. Assieme alle stazioni era­no sta­ti rubati anche por­ta­lam­pade. Fur­to con chiare asso­nanze con quel­lo di Cal­masi­no tan­to che gli inquiren­ti non trascu­ra­no l’ipotesi che si trat­ti del­la ste­sa mano. Nelle chiese è ormai un con­tin­uo sac­cheg­gio: tele, cali­ci, cro­ci­fis­si, can­de­labri e stat­ue d’epoca le opere d’arte più ricercate.A Cisano, tan­to per rimanere in riva al lago, nel luglio scor­so è sta­ta fat­ta razz­ia di ogget­ti nell’antica Pieve di San­ta Maria. Oltre alla stat­ua del Bam­bin Gesù in brac­cio alla Madon­na, han­no tolto coro­na e col­lane alal Vergine, inoltre sono spar­i­ti otto can­de­labri, una croce in stile che era a fian­co dell’altare, l’ostensorio e una bel­la cor­nice ovale in leg­no con l’immagine del Sacro Cuore.

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