venerdì, Marzo 29, 2024
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Fausto Fondrieschi saluta il presidente: «Siamo onorati e orgogliosi»

San Martino, un abbraccio a Ciampi

Si avvicina per Desenzano la giornata storica della visita del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. I lavori di abbellimento del parco e delle strade che portano alla zona monumentale di San Martino sono iniziati nei giorni scorsi e proseguiranno per l’intera giornata odierna. Ma non è certo questa la portata della notizia della visita del capo dello Stato. Infatti, a Desenzano, Ciampi inaugura una nuova stagione di dialogo con la nazione. Da San Martino della Battaglia, esattamente dal Museo risorgimentale, il presidente invierà un messaggio televisivo, a quanto sembra a reti unificate, all’intero popolo italiano. Un messaggio di pace, fraternità, ma anche un monito a non dimenticare il significato di quel 4 novembre 1918, che sancì la conclusione della prima guerra mondiale e suggellò il compimento dell’unità d’Italia. Un cammino iniziato proprio sulle colline di Solferino e San Martino nel giugno 1859, con la famosa battaglia che segno la storia del nostro Risorgimento. Quella di Ciampi, dunque, è sicuramente la prima tappa di un lungo «tour» che lo porterà a Torino, Novara, Milano, nei luoghi cioè che videro gli italiani lottare per la conquista della libertà, che è la base della storia repubblicana. Un viaggio per trovare le ragioni della nostra unità e trasmetterle alla nazione, in particolare alle giovani generazioni. L’altro fatto straordinario è la presenza di un presidente della Repubblica a Desenzano dopo ben 42 anni. Risale infatti al 24 giugno 1959 la visita dell’allora presidente Giovanni Gronchi in compagnia del generale Charles De Gaulle, presidente della Repubblica francese. Poco dopo mezzogiorno di quella storica giornata Gronchi e De Gaulle giunsero a San Martino per poi proseguire fino a Solferino, accompagnati dal presidente del Senato Cesare Merzagora, dal presidente della Camera Giovanni Leone, dal Presidente del consiglio Antonio Segni, dal ministro degli Esteri francese Couve de Murville e dal ministro della Guerra Guillaumat. Ad accogliere le autorità c’erano il presidente della società Solferino e San Martino, il conte Novello Pappafava con l’on. Aimoni, presidente del comitato per le celebrazioni del centenario. Oggi quella stessa società, guidata da quindici anni dal presidente Fausto Fondrieschi, presidente del Tribunale dei minori di Brescia, una lunga carriera di magistrato alle spalle, ha ottenuto un significativo riconoscimento. Proprio Fondrieschi domani porgerà il primo indirizzo di saluto al nostro capo dello Stato e alle altre autorità. Il microfono passerà quindi a Ciampi che parlerà alla nazione (dalle 12.20 alle 12.40). «La società è onorata per la visita del presidente Ciampi – afferma Fondrieschi – ed è anche orgogliosa, perchè viene tanto autorevolmente riconosciuta la validità della sua ultracentenaria opera, che è quella di onorare i caduti delle due battaglie risorgimentali, di rendere una tangibile testimonianza di quella grande stagione di conquiste civili e morali che è stata il Risorgimento, come momento fondante della libertà, della indipendenza, dell’unità e dell’essere popolo libero. Appare quantomai opportuno avere conoscenza delle origini, della storia comune». Proprio questi sono i valori su cui Ciampi si soffermerà sicuramente nel suo discorso di venti minuti circa agli italiani: libertà e rispetto della dignità degli uomini sono i principi fondanti della nostra democrazia, di ogni democrazia. Il programma prevede l’arrivo con l’aereo presidenziale all’aerobase militare di Ghedi attorno alle ore 10.40. Da qui Ciampi si trasferirà in auto all’ossario di Solferino, dove dovrebbe arrivare attorno alle ore 11. Dopo la cerimonia commemorativa, il corteo si trasferirà verso le 12 a San Martino della Battaglia, attraversando quasi certamente Pozzolengo. Nel Museo risorgimentale, che si trova sul retro della torre, Carlo Azeglio Ciampi verrà accolto dal presidente Fondrieschi. Prima però il capo dello Stato farà visita all’ossario, quindi passerà in rassegna un picchetto e deporrà una corona nella cappella dove sono conservati parte dei resti delle vittime della sanguinosa battaglia del 1859. Alle 12.20 il discorso televisivo a reti unificate. La partenza da San Martino è prevista poco prima delle 13. Il presidente dovrebbe tornare a Ghedi e da qui volare a Roma. E’ il caso di ricordare che il programma ufficiale potrebbe subire delle modifiche senza preavviso, legate a questioni di sicurezza.

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