martedì, Maggio 21, 2024
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Domani nel golfo il «Seaplane show». La manifestazione rievoca i fasti della Coppa Schneider e del Reparto alta velocità dell’Idroscalo di Desenzano: spettacolo fra acqua e cielo

Sfida fra idrovolanti nel ricordo di Agello

Dopo le polemiche legate all’esibizione delle «frecce rosse», la pattuglia acrobatica inglese vista, la scorsa estate, molto da lontano, quest’anno Salò ha deciso di cambiare genere. Anzichè gli aerei che superano i limiti del suono, domani proporrà gli idrovolanti. La manifestazione, organizzata dal Comitato promotore della Coppa Schneider, col patrocinio del comune, assegnerà il trofeo «Agello». Alle ore 8, e fino alle 9.30, cominceranno ad arrivare gli ultraleggeri. Si esibiranno, dalle 11 alle 11.30 (e, successivamente, dalle 16.15 alle 16.45), in una dimostrazione di gara su un percorso di circa un chilometro, disegnato nel golfo e segnalato da un paio di barche a vela, i cui alberi faranno da… piloni per le virate. Dieci i giri previsti. Vietato piroettare in maniera acrobatica. Dalle 10 alle 10.30 giungeranno gli idrovolanti dell’Aero Club di Como, che effettueranno voli in quattro fasce orarie: dalle 11.30 alle 12.30, dalle 14.30 alle 16, dalle 17 alle 18, dalle 18.30 alle 19.30. Da ultimo atterrerà il Cessna Caravan Anfibio, della notissima casa statunitense. «Il grande aeromobile, in versione anfibia di dieci posti, con motorizzazione turboelica da 675 cavalli – dicono gli organizzatori – ci consentirà di mostrare e far conoscere le potenzialità che l’impiego dell’idrovolante avrebbe nello sviluppo turistico delle cittadine sul lago». Dopo il volo delle 11.30, ne sono stati programmati tre per i vip: alle 13, alle 15 e alle 17, di un quarto d’ora ciascuno. La giornata, denominata «Salò seaplane show», rappresenta una sorta di revival della mitica «Coppa Schneider», gara di velocità pura che si è disputata dal 1913 (a Montecarlo) al ’31 (a Spithead, in Inghilterra). A un certo punto i concorrenti furono gli Stati maggiori di nazioni come Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Dal vincitore dell’ultima sfida venne derivato il famoso caccia Spitfire. Orio Vergani diede agli italiani l’appellativo di «Raffica rossa»; la Domenica del Corriere pubblicò alcune tavole del disegnatore Achille Beltrame, il predecessore di Walter Molino; la Gazzetta dello Sport riportava notizie sui personaggi che circondavano la gara. Sull’argomento sono stati pubblicati decine di libri e saggi. Numerosi i siti Internet esistenti. All’Italia è rimasto il merito di un record assoluto di velocità, a tutt’oggi imbattuto, realizzato dal Macchi Castoldi MC72, che non aveva potuto essere preparato per la gara. Nel ’34 il maresciallo Francesco Agello volò a 709,209 chilometri all’ora. A Desenzano c’è il monumento in onore dei piloti caduti durante i collaudi, e dieci vie sono intitolate agli uomini del Reparto alta velocità, l’idroscalo dove erano preparati i veivoli. La nuova «Piccola coppa Schneider» verrà organizzata presumibilmente a Montecarlo, nel 2002. Ma anche Venezia Lido e Napoli reclamano la candidatura. La gara non si correrà più con racer da 3.000 cavalli, ma con idrovolanti più leggeri ed economici. Il loro peso non supererà i 330 chili (monoposto) o 500 (biposto), e la velocità di stallo non superiore ai 65 all’ora. E Salò rappresenta un banco di prova. Il ricordo del passato, in attesa di ridisegnare un futuro diverso.

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