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Porto e pontile «incompatibili con la conservazione dei siti». La Direzione generale ambiente contesta le realizzazioni ai Pioppi e a Ronchi

Sgridata dall’Europa

Il porto e il pontile per la Navigarda realizzati rispettivamente in località Pioppi di Peschiera e Ronchi di Castelnuovo hanno causato la messa in mora all’Italia da parte della Direzione generale ambiente della Commissione europea; della decisione è stata data comunicazione, in questi giorni, ai rappresentanti del Coordinamento comitati Basso Garda che avevano segnalato il caso a Bruxelles. In base alle informazioni in suo possesso, recita il documento firmato dal capo unità Georges Kremlis, la Commissione ha ritenuto che «la Repubblica italiana sia venuta meno agli obblighi derivanti dall’art. 6 della direttiva 92/43/Cee avendo omesso di adottare le opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui la zona è designata». Due le opere contestate: il pontile di attracco in località Ronchi di Castelnuovo e le relative attività di navigazione «i cui effetti sugli uccelli e il loro habitat nel Basso Garda se utilizzato nel periodo di svernamento per gli uccelli, è stato considerato dalle autorità italiane essere incompatibile con gli obiettivi di conservazione del sito». Analoga motivazione per il porto dei Pioppi di Peschiera e il suo impatto «a causa dell’aumento significativo del traffico lacuale». La Commissione ha chiesto al Governo italiano di inviare le proprie osservazioni in merito alla messa in mora, un provvedimento che in quest’area è già stato adottato dalla Commissione europea per la mancata valutazione complessiva di impatto ambientale per i lavori alla variante alla statale 11. Sul progetto del porto dei Pioppi, il Gruppo ecologico aveva scritto all’allora sindaco Bruno Dalla Pellegrina evidenziando i rischi ambientali connessi alla realizzazione di una struttura portuale così grande e al conseguente aumento di numero di motoscafi. La domanda di realizzazione del progetto era stata presentata in data 14 agosto 2000, e richiamava la legge regionale 23/99 «programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale»; il 18 dicembre 2000 il consiglio comunale approvava un accordo di programma integrato e la conferenza di servizi convocata, prima in data 23marzo 2001 e poi il 26ottobre 2001, si era espressa a favore del progetto. La Provincia di Verona aveva espresso, l’11gennaio 2002, giudizio favorevole di compatibilità ambientale e in data 14 febbraio 2002 era stato sottoscritto dal sindaco l’accordo di programma definitivo; una volta portato in consiglio comunale, la realizzazione del porto era stata approvata con i voti contrari dei gruppi all’opposizione Arilica e Gente di Lago.

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