martedì, Maggio 7, 2024
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Consistenti lavori nella frazione prevedono anche il rifacimento del pontile in legno di fronte all’Orba. A Pacengo nuova fognatura in via Porto

Si riparano i danni causati dalla lagheggiata

Traffico limitato e difficoltà alla viabilità a Pacengo nella stretta via Porto, la strada che dalla statale gardesana porta giù fino al lago, al porto. Il disagio dei residenti e di coloro che intendono portarsi al porto per ammirare il paesaggio e la bella riva bresciana con il castello di Sirmione in faccia, è causato dai lavori appena iniziati e che si protrarranno per alcuni mesi, sono necessarie e improcrastinabili per dare corso al collegamento fognario con il collettore. Le opere appena iniziate constano della realizzazione appunto dell’impianto fognario, delle acque nere e bianche, nonché della collocazione della nuova rete idrica derivante dall’acquedotto municipale. In poche parole il rifacimento totale dei sottoservizi. Con l’occasione saranno anche riprese alcune tubazioni di collegamento fra gli scarichi di via Castello e la congiunzione con la strada per la Mattarana. Il tutto verrà quindi convogliato nel nuovo impianto fognario di via Porto. «Il comune di Lazise si è impegnato con una spesa di circa 750 milioni di lire», spiega l’assessore Fabio Marinoni, delegato ai problemi di Pacengo e all’ecologia, «che comprendeva i lavori veri e propri e la progettazione della intera opera. Altri 400 milioni di lire sono un contributo speciale che la Regione del Veneto ha concesso a fronte dei danni causati dalla lagheggiata del novembre 2000. E con questo contributo intendiamo dare corso al rifacimento del marciapiede pedonale, a lago, che porta dritto fino alla scalinata detta dell’Orba. Sarà inoltre rifatto totalmente il pontile in legno di fronte all’Orba». Per la frazione di Pacengo è la prima volta che si investono tante risorse finanziarie. «Non mi pare che altre amministrazioni abbiano dato un così forte contributo per la nostra frazione», spiega Marinoni. «Del resto questi lavori erano ormai improcrastinabili. Le fognature erano un atto dovuto e doveroso per poter essere in regola sul piano ecologico e igienico; il rifacimento delle opere distrutte dalla lagheggiata dell’inverno passato non si potevano certo tralasciare. Ecco perché siamo partiti in un sol colpo ed abbiamo così impegnato oltre un miliardo di lire di spesa». Le opere appaltate sono state aggiudicate all’impresa edile Edilcostruzioni in collaborazione stretta con una impresa lacisiense di movimento terra, la cooperativa del Garda.

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