martedì, Maggio 7, 2024
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Il Comune conferma l’intenzione di realizzare il collegamento di Raffa alla Madonna della Neve. L’assessore: «Si tratta di un’opera fondamentale per lo sviluppo economico»

«Striscia la notizia» non ferma il sottopasso

Il sottopasso in località Madonna della Neve a Raffa di Puegnago, si farà. L’amministrazione comunale locale non ha dubbi, e anche l’intervento nelle settimane scorse della troupe di «Striscia la notizia», allertata da un gruppo di cittadini che si oppone alla realizzazione del sottopasso, non è servita a far cambiare idea. La costruzione, che rientra tra le opere previste dalla Provincia per la messa in sicurezza dell’ex statale 572 che collega Salò a Desenzano, costerà alle casse provinciali 1 milione e 535 mila euro. «Il sottopasso – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Adelio Zeni – è una conseguenza del progetto generale di messa in sicurezza dell’ex statale Salò-Desenzano, di cui la Provincia, con i comuni interessati, ha iniziato a discutere ancora nel 2000. Infatti l’accordo di programma tra la Provincia ed il Comune di Puegnago per la realizzazione del sottopasso è stato approvato dalla giunta provinciale il 28/11/2000, mentre il progetto preliminare dell’opera è stato approvato, sempre dalla giunta provinciale, il 27/9/2002. C’è stata la pubblicazione all’albo del Comune di Puegnago nel giugno 2003 e non sono seguite osservazioni, né da parte di privati, né del comune. Così la giunta provinciale ha approvato definitivamente il progetto il 27 giugno 2003». «La prima proposta che ci era stata fatta dalla Provincia nel 2000, – ha spiegato il sindaco di Puegnago, Gianfranco Comincioli – per smaltire il traffico sull’ex statale, era quello di creare una strada alternativa a mezza costa, ma le amministrazioni comunali si sono opposte per la salvaguardia del territorio. Quindi si è preferito procedere all’adeguamento della strada già esistente e a rendere maggiormente fruibili le strade alternative di collegamento già esistenti. Noi abbiamo il problema di avere il paese tagliato in due dalla provinciale, avevamo proposto alla Provincia di costruire un sovrappasso per permettere l’attraversamento pedonale ai cittadini. E la stessa 572 poteva essere caratterizzata da una serie di sovrappassi, per facilitarne l’attraversamento. Ma è stato valutato il problema dal punto di vista tecnico e paesaggistico, da parte di tecnici incaricati dai comune e dalla provincia, che hanno deciso per la realizzazione di un sottopasso». Nelle intenzioni dell’amministrazione, il sottopasso carrabile e cicolo-pedonale, oltre che permettere l’attraversamento sicuro, servirà anche per collegare le strade alternative, per alcuni stralci già presenti, che verranno completate. «La realizzazione di queste strade di collegamento – continua Zeni – era già previsto dal Prg adottato nel 1994. Uscendo dal sottopasso non verrà costruita alcuna rotatoria sotto la Chiesa, ma verrà fatto un collegamento diretto nelle due direzioni: con la zona di Salò 2 e con la zona del Conio andando verso San Felice, mentre dall’altra uscita del sottopasso si potrà raggiungere la zona alta di Puegnago. Il tutto senza dover attraversare la provinciale. In questo modo si crea una rete di strade alternative sia in caso di necessità (se il traffico dovesse essere bloccato per un incidente) sia nei periodi di traffico intenso, per i cittadini del luogo. Le strade verranno realizzate con il principio della perequazione secondo la legge regionale 12 di quest’anno». In altre parole, le strade alternative verranno finanziate da chi urbanizzerà i terreni che daranno sulle zone interessate. «Il sottopasso sarà un’opera fondamentale per la crescita economica del paese – ha detto il sindaco Comincioli – sia per la sicurezza che a livello sociale. Sotto il profilo ambientale sarà parte integrante con la zona pubblica a parco che collegherà l’asilo alla zona di via Aldina». E sull’opposizione, da parte di alcuni cittadini, alla realizzazione del sottopasso stigmatizzano. «L’attuale amministrazione – conclude l’assessore Zeni – non è a conoscenza del comitato, tranne di vederne scritto il nome sulla stampa, e non ne ha mai ricevuti i nominativi. Le soluzioni che hanno proposto sono parziali e mancano di un’analisi del bacino di viabilità del basso Garda che invece la Provincia ha fatto. Non abbiamo mai visto nemmeno le 450 firme contrarie alla realizzazione del sottopasso, perché da parte nostra abbiamo ricevuto sollecitazioni da cittadini per farlo. Inoltre l’abbiamo proposto nel programma elettorale del 2004, e quindi è nostro impegno realizzarlo. E l’intera maggioranza comunale è concorde nel volerlo».

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