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Dopo i tentativi di ridare al lago di Garda una sala da gioco come nella prima metà del ’900, la questione sembra giunta ad una soluzione di compromesso

Torna la voglia di CasinòGardone filiale di Venezia

Torna la voglia di Casinò sul lago di Garda, torna la nostalgia delle sale da gioco, anche se per ora dovrà accontentarsi delle sale per le slot sotto l’egida del Casinò di Venezia. L’altra sera il consiglio comunale di Gardone Riviera ha approvato all’unanimità la costituzione di una società a responsabilità limitata, «Gardone Riviera sviluppo», con capitale di 50 mila euro, che dovrà gestire il nuovo mini Casinò.GLI AMMINISTRATORI (tre) verranno nominati nei prossimi giorni dal sindaco Alessandro Bazzani, e rimarranno in carica per un anno. I successivi scadranno automaticamente sei mesi dopo l’elezione del nuovo sindaco. Ora il compito più importante sarà di reperire i finanziamenti, circa 700 mila euro, per sistemare in maniera adeguata l’edificio ed acquistare 24 slot machine. Nella società potranno entrare altri soggetti pubblici, come la Regione, la Provincia e i comuni vicini.L’APERTURA di un «negozio di gioco» (l’hanno chiamato così) è stata resa possibile grazie a un accordo col Casinò di Venezia, che ha la possibilità di autorizzare dei saloni in diverse località, con la formula del franchising. Lo ha già fatto a Lignano Sabbiadoro e a Gallio, sull’altopiano di Asiago, nell’albergo Gaarten. Adesso, il terzo, sul lago.Non si tratta di un Casinò classico, con roulette e chemin de fer, ma di una «gaming hall», con slot machine che hanno ricevuto l’ok dei Monopoli di Stato e 3 tavoli per il poker americano, senza puntate reali. Operazione resa possibile da una legge del 2006, varata dal ministro di allora, Pierluigi Bersani.I profitti saranno ripartiti così: il 75% delle puntate redistribuito ai giocatori, il 12,8% andrà allo Stato, l’1,2% a Venezia, il 6,5% alla Cirsa, un gruppo internazionale leader nel campo del divertimento, che curerà l’allestimento del mini Casinò di Gardone Riviera, il restante 4,5% al comune. L’obiettivo è di poter recuperare in pochi anni i quattrini necessari a restituire il mutuo di 700 mila euro.NON MANCHERANNO le ricadute positive sull’economia locale, in termini di aumento nelle presenze turistiche. L’edificio, situato in riva al lago, e costruito cento anni fa in stile liberty, dispone di un grande salone da 350 metri quadrati, utilizzato in passato per le feste e, più recentemente, come cinema (altri 150 metri quadrati sono ricavabili dal terrazzo). Il terremoto del 24 novembre 2004 ha provocato grossi guai di stabilità, obbligando alla chiusura. I lavori di messa in sicurezza sono stati eseguiti nella primavera 2007 dalla «Costruzioni Rolla» di Monza, che ha firmato un contratto di 284 mila euro.«La struttura è tornata agibile – spiega il vicesindaco Eugenio Musciotto -, e per l’arrivo del Casinò basteranno semplici adeguamenti». La parte adibita a ristorante, e affittata a privati, ha continuato a funzionare regolarmente.Il presidente del Casinò di Venezia, Mauro Pizzigati, ha dichiarato che «Gardone Riviera è una località molto visitata, inoltre sarebbe ad hoc per la vicinanza al Veneto.Fa parte di una provincia che ci porta ogni anno migliaia di persone. Stiamo trattando anche con San Pellegrino, Cortina, Grado, Caorle e Oderzo. Il nostro obiettivo è di creare una serie di strutture che frenino l’esodo verso la Slovenia e la Croazia».

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