venerdì, Febbraio 7, 2025
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L’incontro col ministro è previsto venerdì 17 ed è stato richiesto dai parlamentari Tolotti, Del Bono e Saglia. Gli amministratori dell’alto Garda deplorano la fretta dell’Anas

Tunnel, in campo Di Pietro

I lavori per la costruzione della galleria sulla Gardesana Occidentale all’altezza di Forbisicle, nonché i problemi che questa ha fatto scaturire, saranno esaminati dal ministro Antonio Di Pietro, che si troverà a Brescia venerdì 17 novembre. A coinvolgere il Ministero, prima nella persona del sottosegretario Meduri e poi del ministro stesso, ha pensato il deputato diessino Franco Tolotti, che si è mosso anche per conto di Emilio Del Bono (Margherita) e Stefano Saglia (An). Tutti stanno lavorando per allestire un tavolo di trattativa con l’Anas e gli amministratori pubblici proprio venerdì prossimo. Un riunione al massimo livello, oltre il quale non si può andare. Va tenuto comunque sempre ben presente che l’Anas ha già appaltato i lavori di costruzione dei 900 metri di nuovo tunnel, per un importo di 23 milioni.Nel frattempo dell’iniziativa parlamentare è stato informato ieri anche il Prefetto di Brescia, che attende la visita richiesta venerdì dal presidente della Comunità Montana Parco dell’alto Garda, Bruno Faustini. Quanto ai lavori veri e propri, che sarebbero dovuti iniziare proprio domani, dopo l’ordinanza emessa dall’Anas l’altro ieri pomeriggio, ne è stato richiesto il rinvio a dopo l’incontro di venerdì 17. In ogni caso domani a Forbisicle ci sarà comunque qualcuno per iniziare sul luogo i rilievi preliminari alle opere più consistenti, che saranno eseguite in seguito. La richiesta di attendere, prima di mettere mano al nuovo tunnel, è dovuta alla novità maturata nel pomeriggio di ieri. Infatti al momento la situazione è di «muro contro muro», con i sindaci da un lato e l’Anas dall’altro.I sindaci dell’alto lago hanno ribadito di non concordare affatto con il cronoprogramma presentato dall’Anas tre giorni fa. Ed hanno alzato la voce, minacciando un sit-in in stile «No Tav» come quelli che hanno avuto luogo mesi addietro in Val di Susa. A rincarare la dose c’è stata anche la decisione di affidare la pratica ad un legale, con il compito di impugnare l’ordinanza emessa dall’Anas venerdì pomeriggio, con la quale è stata decisa la chiusura (molto articolata) nel periodo dal 13 novembre a tutto il prossimo giugno 2007. Sollevate obiezioni anche sul fatto che l’apertura (la cosiddetta finestra) dalle 12 alle 13 non considera gli orari di lezione degli studenti che, alle 13, escono dalle scuole.E non mancano sindaci che sono apertamente e completamente contrari alla costruzione del tunnel: a loro non basta che vengano studiati orari compatibili: non vogliono proprio vedere iniziare i lavori. La «patata bollente» ha iniziato a scottare troppo già dal mese scorso, quando i responsabili dell’Anas di Milano avevano incontrato i sindaci dell’alto Garda ed il presidente della Comunità Montana. Gli amministratori avevano presentato una serie di richieste che, affermano loro, non sono state considerate. Lamentano anche che non si sia parlato del nuovo tunnel per anni e che, nelle ultime settimane, tutto sia maturato con troppa accelerazione. In merito, pare che delle opere pubbliche in Lombardia e, quindi, anche quelle sulla Gardesana Occidentale, abbiano parlato il mese scorso lo stesso ministro Antonio di Pietro ed il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Tra gli obiettivi dell’incontro figurava anche l’opportunità di velocizzare le opere pubbliche. Gardesana compresa.

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