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Per Cattoi, il futuro è verde

Una commissione deciderà le caratteristiche del parco

Si torna a parlare dell’area ex Cattoi e, questa volta, finalmente, per cercare d’individuare la futura destinazione del grande spazio di viale Rovereto. Anzi, dato che certamente l’area in questione è ormai da anni destinata a parco pubblico, sarebbe più corretto dire che si sta cercando di capire “quale” tipo di parco l’amministrazione rivana dovrà andare a realizzare in futuro.Il compito di capire quali sono le esigenze di una cittadina come Riva è stato affidato alla “Commissione verde” che, creata circa tre anni fa durante l’amministrazione Molinari, ha già al suo attivo la ristrutturazione dei Giardini Verdi, di quelli di Porta Orientale e quelli di Largo Mille, al Rione, e che ora è impegnata in uno studio riguardante il ripristino di una passeggiata sulla Ponale, in località Belvedere.Raccolti tutti i dati e le pratiche riguardanti l’area ex Cattoi, nel corso di un incontro preliminare svoltosi martedì pomeriggio e durante il quale era all’ordine del giorno anche la discussione di molti altri argomenti (come la scelta delle piante da collocare su viale Vannetti e la pianificazione del verde nelle scuole materne), i membri della commissione, composta da Stefano Lotti, Paolo Matteotti, Emilio Munari, Mauro Calliari e Fedrizzi si riuniranno, alla presenza anche dell’assessore Luigi Marino, giovedì 27 luglio, per valutare la situazione, per confrontarsi ed iniziare l’elaborazione delle proposte da sottoporre poi al Servizio di Ripristino Ambientale.«Dato per scontato che l’area è da tempo destinata a diventare un parco – spiega Paolo Matteotti – e che è assolutamente improponibile un cambio di destinazione, occorre decidere, sulla base di pochi punti fermi, quale sarà il suo aspetto e, soprattutto, le sue future funzioni». Fino ad ora, infatti, le uniche certezze – rappresentate nel progetto presentato a suo tempo dall’architetto Favole – sono la costruzione di due ponti sui torrenti Albola e Varone, il miglioramento estetico dei punti in cui gli stessi si gettano nel lago e l’arrivo al su interno di due piste ciclabili. Tutto il resto deve essere ancora deciso.Lo spazio, che attualmente è utilizzato saltuariamente come parcheggio e, una volta all’anno, ospita il «Bike Festival», è costato all’amministrazione rivana quasi 4 miliardi.«È chiaro – continua Matteotti – che, anche a fronte di una spesa simile, è difficile pensare di poter attrezzare un’area per renderla idonea ad ospitare una manifestazione della durata di quattro giorni, una sola volta all’anno».

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