giovedì, Maggio 2, 2024
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Il successo del friulano, vincitore dell’edizione 2007 della «corsa più bella del mondo», firmato in coppia con il figlio Antonio su Alfa Romeo 6c 1500 del 1928

Viaro ha raddoppiato.
Sua anche la nuova MM

Secondo Sanchez e terzo Aghem, con tre equipaggi argentini nei primi cinque posti della classificaA Modena il corridore triestino compie un piccolo capolavoro di regolarità.Un fantastico bis. Luciano Viaro vince l’edizione 2008 della Mille Miglia e consente alla scuola di regolaristi italiana di prevalere su quella argentina, realtà emergente capace di piazzare quattro equipaggi nei primi dieci posti, di cui tre nei primi cinque.Il successo di Luciano Viaro in coppia con il figlio Antonio sull’Alfa Romeo 6c 1500 del ’28 è maturato sin dalla seconda giornata: un trionfo che ieri ha vissuto di una serie di piccoli mattoncini per rifinire una classifica che ha sempre sorriso al friulano.Dopo Roma, la serie di prove speciali sul lago di Vico rappresentavano il primo grande ostacolo di giornata: Luciano Viaro ha sbagliato pochissimo contenendo il disperato ritorno di Scalise e Aghem, che si sono ritrovati dopo le prime prove staccati rispettivamente di 921 punti e 940 punti. Un margine già rassicurante, ma non ancora di sicurezza, anche perché, con una gara molto aggressiva, il favorito Giuliano Canè era risalito fino alla decima posizione, staccato di un paio di centinaia di punti dal quinto posto che l’avrebbe proiettato nella classifica importante.Lasciatosi alle spalle il lago di Vico in Toscana, Viaro ha commesso qualche errore che ha fatto vacillare la sua posizione: Aghem, regolarista italiano e vera sorpresa di giornata, rosicchiava 500 lunghezze riducendo il distacco a 418 punti, con dieci prove ancora da disputare. Qualche punto, alla prova 40, era riuscito a ricuperarlo anche Scalise, che però rimaneva terzo a 820 punti.Ormai fuori dalle zone nobili Canè, precipitato in tredicesima posizione, Valseriati, con una gara di grande regolarità, riusciva a stabilizzarsi attorno al settimo posto, in lotta per la sesta piazza con l’altro bresciano Ferrari sulla sua Bugatti.Passano i chilometri, l’Alfa Romeo di Viaro non ha perso un colpo e in Emilia, ultimo vero banco di prova prima della lunga risalita bresciana, il triestino si riprende nel migliore dei modi: prove perfette, errori degli avversari diretti e vittoria praticamente in cassaforte. A Modena Viaro arriva con grande tranquillità, compie un piccolo capolavoro di regolarità aiutato dal coefficiente più alto tra le auto in corsa e si ritrova con Sanchez al secondo posto staccato di 1.183 punti e Aghem, disastroso nel finale di gara dove ha pagato la pressione, a 1.308 punti.Fuori dal podio un anonimo Sielecky, mentre il vincitore del ’95 Bruno Ferrari, primo dei bresciani, chiude sesto, collezionando l’ennesimo piazzamento in alta classifica.Canè, in difficoltà anche nella terza giornata e penalizzato da una prova speciale disturbata da un «intruso» sul percorso, chiude all’undicesimo posto. Troppo poco per il re della Mille Miglia, detronizzato nell’edizione 2008.Il successo di Viaro consente all’Alfa Romeo di conquistare l’ennesimo successo, bissando così il trionfo dell’edizione 2007.

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