Villeggianti ad «alta fedeltà»

Sirmione ha premiato i suoi turisti ad «alta fedeltà», festeggiando in particolare una persona che, anche in forza del suo cognome, richiama le radici stesse delle fortune del Benaco: la signora Marcella Duse, affezionata frequentatrice della penisola catulliana e nipote della grande attrice Eleonora Duse, che fu musa di Gabriele D’Annunzio. «La categoria alberghiera non punta solo al business, ma anche a rinsaldare la fiducia e i rapporti umani con la propria clientela». Così Dino Barelli, presidente degli albergatori di Sirmione, nel suo intervento dell’altra sera in occasione della Festa dell’Ospite. E, infatti, i protagonisti veri sono stati proprio i clienti più affezionati, che hanno ricevuto dalle mani di Barelli una targa ricordo. Tra questi, uno in particolare merita una citazione. Si tratta, dicevamo, di Marcella Duse, parente della grande Eleonora, premiata per i suoi 40 anni di fedeltà all’Hotel Speranza. La signora Marcella, che vive a Venezia e attualmente insegna a Padova in corsi di dizione e recitazione, è poetessa, scrittrice, drammaturga e regista. Numerosi gli attestati ricevuti e i consensi della critica per i suoi lavori per il teatro e per la poesia. Dopo di lei sono state premiate anche Johanna ed Annemarie Goossens (dal 1949 al Grand Hotel Terme), Alfredina e Maria Antonietta Erbetta (15 anni, hotel Continental), Silke e Torsten Holl (12 anni, hotel Marolda), Cristel ed Eric Van Camberg e Martine e Joseph De Pau (18 anni, hotel Ganfo), Marion e Pierluigi Sovico (18 anni, hotel Mon Repos), Roswita e Peter Lenze (39 anni, Du Lac), Claudia e Karsten Parzis (9 anni, hotel Azzurra), Giuseppe ed Armando Lazzarin (22 anni, hotel Venezia), Maria Luisa Meneguzzo (10 anni, hotel Sirmione), Luciano Pastorello (20 anni, hotel Fonte Boiola) e Jacqueline e Michel Delrez (19 anni, Ideal). La manifestazione, organizzata dal Comune e dall’Associazione albergatori, ha avuto anche un apprezzato momento musicale con i musicisti dell’orchestra Preludio Veneziano diretti dal maestro Andreoli. Molti coloro che hanno lavorato dietro le quinte. Fra queste, le impiegate della stessa associazione, Roberta Gozzini, Elisa Komi e Melita Blaskovic e le dipendenti dell’Ufficio Informazioni (Iat), Lorena Fila, Orietta Tosadori e Oriana Silvestri.