venerdì, Aprile 26, 2024
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Al passo S.Giovanni si teme una nuova ondata degli anfibi

Se in Val di Ledro sono i cinghiali a creare problemi con le loro devastanti scorribande, a passo S. Giovanni continuano le migrazioni degli ormai celebri “rospetti” che dal lago di Loppio si spostano in massa verso la fitta boscaglia del Monte Baldo. Dopo quasi due settimane l’esodo si è un po’ arrestato, complici anche le alte temperature registrate in questi giorni che di fatto impediscono ai rospi di mettersi in movimento. Ma il fenomeno non è certo cessato, anzi tutto lascia presuporre che alle prime avvisaglie di pioggia le minuscole bestie torneranno di nuovo alla carica. «Anche perché – ci spiega Roberto Vivaldi, titolare dell’hotel Passo S. Giovanni preso d’assalto da miriadi di “Bufo bufo” – uno studioso mi ha spiegato che non è detto che tutte le uova di rospo presenti nel biotopo del Lago di Loppio si siano per forza di cose aperte contemporaneamente. Dipende dal grado d’umidità del posto in cui erano situate. Può darsi che nel lago ve ne siano ancora d’intatte, pronte a schiudersi nelle prossime settimane o mesi. Ciò significherebbe che dovrei convivere con questo fenomeno per tutta l’estate e la cosa non mi entusiasma. Se entro domani non ricevo alcuna notizia dalla Provincia andrò a farmi sentire dall’assessore Berasi». Intanto, svariati scheletri delle povere bestiole, schiacciate dalle auto, sono stati rinvenuti persino sui tornanti per la Val di Gresta.

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