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Turismo gardesano A Salò e a Gardone gli affari sono d’oro grazie agli americani

Bilancio della stagione chiusa

Sono i clienti statunitensi la piacevole novità dell’estate 2000. Sono ricchi e prenotano via Internet iniziando a guardare l’elenco degli hotel partendo dai cinque stelle e dalle suite. Chiedono di vedere i luoghi della Repubblica sociale italiana, e di pranzare (almeno una volta) al «Fiordaliso», dove Claretta Petacci incontrava Mussolini. E attendono con impazienza il recupero di Villa Feltrinelli, a Gargnano. L’altra sera, nella cornice del «Lepanto», si sono riuniti gli albergatori di Salò e Gardone Riviera riuniti nel Carg, il Consorzio della riviera. «Nonostante momenti di defaillance a fine luglio e ai primi di ottobre a causa del maltempo, il 2000 ha registrato un sicuro miglioramento – spiega il presidente Sergio Bassetti, del Vigna -. Non disponiamo ancora dei dati ufficiali, ma la sensazione è di una buona annata. E nel 2001 pensiamo di crescere ancora». Il motivo di questa euforia? «La spinta imprenditoriale, che ci ha portato a fare numerosi investimenti, e lo spirito di collaborazione tra gli enti». Tra gli intervenuti Bruno Faustini, presidente della Comunità Parco Alto Garda, Chicco Risatti, del Consorzio Riviera degli ulivi, Ermes Buffoli e Giampaolo Mantelli, assessori in Broletto. «Il Garda è una realtà avanzata – ha affermato quest’ultimo -. Vogliamo costruire un laboratorio che sia di esempio anche per il resto del territorio. Ormai non dobbiamo più pubblicizzare la mezza bottiglia di vino o il tartufo, ma un intero territorio sotto tutti gli aspetti». E il sindaco di Salò, Giampiero Cipani: «I rapporti con Gardone Riviera? Ottimi. Abbiamo trovato sinergie e forme di coordinamento. E Barbarano, grazie a una serie di interventi in corso, non è più la striscia di Gaza. Abbandonata e derelitta». Alessandro Bazzani, numero uno di Gardone, e l’assessore Giovanna Ciccarelli, hanno parlato delle iniziative del Vittoriale, che ha predisposto percorsi storici, ambientali e architettonici. Giuseppe Mongiello ha debuttato come presidente della Comunità del Garda, definendola «un ente che vive un po’ su se stesso. Sto cercando di contattare le realtà locali uscite dall’assemblea per vedere se esiste la possibilità di un rientro. Mi interessa una Comunità operativa, e non coreografica». Attilio Previdi, di «Nonna Ebe», ha raccomandato di tenere d’occhio i livelli del lago, di garantire una quantità minima di acqua in maggio-giugno («alborelle, cavedani, tinche e barbi sono spariti: hanno bisogno di quei 30-40 centimetri per le freghe») e di controllare gli scarichi. Il Carg ha presentato anche il nuovo depliant, stampato in 25 mila copie. Una guida minima con la fotografia e gli indirizzi dei vari hotel. Il sito Internet (www.carg.it) offre ulteriori informazioni. Intanto il mercato delle acquisizioni registra le prime operazioni. I Calderan, di «Villa del Sogno», hanno chiuso con lo «Spiaggia d’oro», dopo otto anni di gestione. L’attività sarà proseguita dal tandem Gnes (agriturismo Il bagnolo) – Cipani (la figlia del sindaco). Hildegard Hinterkircher (Grand hotel Fasano e Villa Principe), ha comperato «Villa Ella» per trasformarla in un museo per le sue statuette, e richiamare ulteriori turisti.

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