Sette diverse delegazioni provinciali hanno partecipato alla festa dei colleghi arilicensi della Croce Rossa; un fine settimana dedicato ai volontari del soccorso e ad un obiettivo tanto delicato quanto importante: una nuova autoambulanza. «La delegazione di Peschiera è nata nel 1983» spiega Lorenzo Marchi, Ispettore di gruppo dallo scorso ottobre, «e oggi, dopo qualche anno di stasi, è tornato a contare su un buon numero di volontari, 75 di cui 30 sfornati, per così dire, dall’ultimo corso». «E il dato più rilevante è che di questi trenta, la maggioranza è formata da studenti: il ritorno di una sensibilità al volontariato del soccorso tra i più giovani è la grande novità di questi ultimi mesi, e ne siamo tutti felici; la loro presenza e adesione, infatti, è fondamentale per dare prospettiva e continuità al nostro servizio sul territorio». Un servizio molto impegnativo: durante la settimana equipaggi e mezzi della Cri di Peschiera stazionano ogni notte e nelle 48 ore dei sabato e domenica davanti alla Casa di Cura Pederzoli, a disposizione dell’emergenza del 118; a questo si aggiunge l’attività a supporto di tutte le manifestazioni che si svolgono in zona e alla giornata del venerdì, da tempo ormai dedicata all’animazione nella Casa di riposo Gandini. «Se a questa tabella di marcia si aggiungono le chiamate per trasporti di pazienti tra gli ospedali e i luoghi di domicilio, si fa presto a capire come volontari e mezzi siano sempre impegnati» sottolinea Marchi. E se le ultime indicazioni stanno a dimostrare che non c’è, e non ci sarà, carenza di volontari, è dal «parco macchine» che arrivano le maggiori preoccupazioni. «L’ambulanza più vecchia ( nella foto in alto ), quella storica del gruppo, è veramente in condizioni precarie» dice l’Ispettore, «ed è arrivato il momento del suo pensionamento; ma il servizio non ci consente di rinunciare a nessun veicolo: ci servirebbe una nuova autoambulanza, che completa di attrezzatura viene a costare sui 110 milioni». È questo l’obiettivo principale del gruppo: trovare la somma per dotarsi di una struttura necessaria a garantire il pronto intervento nelle emergenze. «Nella nostra due giorni di festa del volontario del soccorso, abbiamo ricevuto il primo aiuto dallo Yacht Club del Garda; resta da fare ancora tanta strada ma io sono fiducioso: Peschiera ha già risposto con generosità in passato e mi auguro che lo vorrà fare ancora; lo sforzo richiesto non è tanto se tutti parteciperanno». Giuditta Bolognesi
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