Sorpresa. L’amministrazione di Desenzano, sul lago di garda, all’inizio dell’anno ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente quattro postazioni Internet a residenti e turisti. Ma gli utenti, invece di consultare la rete per avere informazioni su alberghi o luoghi da visitare, preferivano cliccare sui siti porno. A spese del Comune che, quindi, è stato obbligato a correre ai ripari. «Ho dato disposizione affinché il servizio offerto dalle colonnine “Documat” venga disattivato — spiega l’assessore Giovanni Venieri -. Peccato: il nostro obiettivo era quello di favorire l’accesso dei cittadini a Internet. Ma ci sono arrivate numerose segnalazioni che sottolineavano un uso distorto delle postazioni. Dopo aver analizzato i tabulati dei collegamenti effettuati, abbiamo avuto l’immediata conferma: tantissimi contatti a siti pornografici. Da qui la decisione, inevitabile, di interrompere il servizio. Presto — conclude l’assessore — riattiveremo i collegamenti con la rete, ma soltanto a pagamento». Il programma di informatizzazione del Comune gardesano prevedeva il ricorso sempre più diffuso a strutture informatiche. Così l’amministrazione ha attivato la rete civica «On.De» che conta quasi duemila utenti. Il servizio, oltre a sfornare a richiesta certificati anagrafici, nelle quattro postazioni collocate lungo le strada (a Rivoltella, San Martino della Battaglia, in piazza Garibaldi e nel Palazzo del Turismo) offriva anche la possibilità di collegarsi alla rete. Quindi cittadini e turisti potevano ottenere gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, informazioni e inviare o ricevere messaggi di posta elettronica. Ma la tentazione di frequentare i siti porno è stata troppo forte: così, centinaia di utenti, invece di cliccare sul servizio on line messo a punto dal Comune di Desenzano, «sfruttavano» le postazioni solo per rifarsi la vista, andando a scovare i siti porno più spinti. Ennio Moruzzi