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Finalissima prevista a Torri il 7 agosto Le bisse tornano in acqua Sette regate, debutto il 19 giugno a Gardone Riviera

Diciotto le imbarcazioni in gara

Ritorna l’estate, e rispuntano le bisse. E’ stato diffuso il calendario della 37esima edizione del Palio, che assegna la «Bandiera del lago 2004». Sette le regate. Il 19 giugno debutto a Gardone Riviera. Prosecuzione a Desenzano (il 26), Limone (3 luglio), Gargnano (10), Lazise (17), Salò (24) e Garda (31). Finalissima a Torri il 7 agosto. Si corre il sabato, in notturna. In caso di maltempo, rinvio di 24 ore. Diciotto le imbarcazioni: metà bresciane (Clusanina e Carmagnola di Iseo, Portovecchio e Ca’ da Mosto di Desenzano, Foscarina di Gardone Riviera, Villanella di Gargnano, Portesina di S.Felice, Serenissima di Salò, Benacense di Toscolano Maderno), altrettante veronesi (Ichtya, subentrata ad Arilica, e Peschiera, Preonda e Bardolino, Regina Adelaide, Paloma e Garda, Birba di Lazise, Berengario di Torri). Rispetto all’anno scorso, non c’è più Sirenetta di Gardone. In compenso ritorna Ca’ da Mosto, che in passato correva per Sirmione, e adesso rientra con i colori di Desenzano. Come al solito gli scaligeri sono i grandi favoriti. Hanno vinto la bandiera 24 volte su 36: dieci Torri (6 con «Paloma» e 4 con «Berengario»), sei Garda (uno coi transfughi di «Paloma»), quattro Peschiera, due Bardolino, uno a testa S.Vigilio e Lazise. Come dire due trionfi ogni tre edizioni. I bresciani sono fermi a 12: cinque «Clusanina» del lago di Iseo, quattro «Foscarina» di Gardone Riviera” e tre «Villanella» di Gargnano. I campioni uscenti sono di Garda: Alberto Malfer (54 anni, l’uomo che garantisce esperienza), Ferdinando Sala, Michele Bertoncelli e Matteo Pincini, figlio di Aligi, il presidentissimo, diventato celebre in tv. La Rai e Mediaset lo chiamano ogni volta che hanno bisogno di un pescatore. Ed Aligi va a piazzarsi con la sua barca nei punti (sotto la rocca, vicino a punta S.Vigilio, ecc.) dove le telecamere possono effettuare le riprese migliori, in base alle condizioni della luce. Butta l’amo, ed ecco spuntare dalle acque lucci & cavedani. Un autentico spettacolo. Ricordiamo che, nella finalissima di Desenzano dell’agosto 2003, Garda ha battuto nell’ordine Bardolino (Silvano Dall’Agnola, Mauro Faraoni, Bruno e Pierfrancesco Maffezzoli, i campioni 2002), Arilica di Peschiera (David Brusco, Umberto Broglia, Franco e Alberto Caldana), Carmagnola di Clusane (Armando Ferrari, Francesco Bosio, Danilo Bracchi e Tonino Soardi, l’unica imbarcazione bresciana a essere entrata nel gruppo delle grandi, Berengario di Torri del Benaco e Peschiera. Le bisse, lunghe 10,5 metri e larghe 65 centimetri, pesano 110 chilogrammi. Il loro fondo è piatto. Su ognuna ci sono quattro concorrenti, che remano stando in piedi, attenti a imprimere forza e a mantenere l’equilibrio. La prima notizia di una regata sul lago di Garda risale al 1548. Le cronache del tempo raccontano che, a Salò, si gareggiò in onore di Stefano Tiepolo, il “clarissimus provvisore” (il Provveditore di Venezia che governava i territori della Magnifica Patria, vale a dire della riviera e della Valle Sabbia). La tradizione, però, si interruppe. Ci fu un tentativo di riprenderla alla fine del 1800. Nel 1931, a Gargnano, alcuni appassionati decisero di istituire il Palio. Anche Gabriele D’Annunzio si interessò delle bisse, offrendo dediche e trofei: uno, dello scultore Colbertaldo, di notevole valore artistico, è conservato nel municipio di Lazise. Con la seconda guerra mondiale, altro stop. Nel ’67 la rinascita.

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