martedì, Aprile 23, 2024
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Folla in piazza per il gemellaggio con la città francese. Il Garda e la Costa Azzurra, un dialogo fra turismo e cultura

Fra Desenzano e Antibes un’amicizia senza confini

Folla in piazza Malvezzi per il gemellaggio fra Desenzano e Antibes Juan-les-Pins. In una cornice riccamente addobbata e alla presenza di autorità politiche e militari, è stato sottoscritto un patto di amicizia fra le due municipalità che favorirà scambi reciproci culturali, turistici, economici, sociali, educativi e sportivi. Un investimento in chiave europea. Dopo il concerto della banda cittadina, hanno preso la parola il presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, che ha ribadito il sostegno dell’ente affinché simili iniziative si ripetano, sottolineando quale messe di vantaggi per lo sviluppo culturale, ma anche economico, portino con sé tali gemellaggi. Concorde con tale visione anche l’assessore regionale Franco Nicoli Cristiani, il quale ha tenuto a sottolineare l’importanza di possedere basi culturali comuni e prestigiose: «Antibes nasce infatti come colonia della Magna Grecia, mentre Desenzano vanta origini romane; da ciò deriva la piena fierezza di essere tutti cittadini europei». Il sindaco di Desenzano, Felice Anelli, ha parlato di «atto di fratellanza fra due comunità che vogliono conoscersi e che desiderano portare avanti progetti comuni in Europa». Inevitabile dunque sottolineare ancora una volta gli elementi che accomunano queste due città: la vocazione turistica, l’interesse per la salvaguardia dell’ambiente, lo stretto legame con l’acqua, fonte di ricchezza e di sviluppo per entrambe e «simbolo ideale di questa unione che, considerando le incertezze nelle quali l’Occidente vive in questi ultimi tempi, è una forte affermazione di civiltà». Il sindaco ha poi ringraziato in modo speciale gli assessori comunali Marchioni e Garagna che hanno condotto al successo questo progetto. Anche il Console Generale di Francia, improvvisando in un ottimo italiano, si è riferito all’attualità, suggestionato dalle due torri presenti nello stemma desenzanese, che inevitabilmente hanno richiamato alla memoria i tragici attentati dell’11 settembre. «Tali episodi hanno ulteriormente caricato di simboli quest’atto di amicizia che lega Francia e Italia proiettandole in un comune futuro europeo. Proprio attraverso una simile celebrazione di fratellanza e di comunità di ideali si dà la più importante e decisa risposta a quei folli che hanno cercato di minare la nostra pace». Infine ha preso la parola Jean Leonetti, sindaco di Antibes Juan-les-Pins e deputato delle Alpi Marittime: dopo aver ringraziato per la calorosa accoglienza, ha auspicato che siano proprio i giovani a meglio usufruire di questo gemellaggio, perché non vadano persi, bensì alimentati reciprocamente, l’interesse per l’ambiente, l’amore per la storia, i valori della democrazia, che sono alla base delle due comunità. La cerimonia è proseguita con l’esecuzione dell’inno europeo e la consegna dello stemma e delle chiavi della città al sindaco di Antibes. Quindi la firma del giuramento di gemellaggio e la sua pubblica lettura, in italiano e in francese. La banda ha così intonato l’inno di Mameli, cui è seguita la Marsigliese.

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